Corrosione delle carene, da cosa è generata?

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Esiste una motivazione chimica della corrosione delle carene. Basta capire da cosa è generata per porre rimedio. Un interessante articolo di Nautica.it spiega nel dettaglio il fenomeno della corrosione galvanica che interessa le carene delle barche. 

Da cosa nasce la corrosione galvanica? Dalla corrente che si genera quando si usano due metalli diversi in una medesima costruzione. Questo in sintesi ma vale la pena sfruttare la spiegazione offerta da Nautica.it:

Se si prendono due materiali metallici di natura diversa, e quindi con potenziale elettrico differente e s’immergono in un liquido conduttore, detto elettrolita – e l’acqua di mare è un ottimo elettrolita – si scopre che tra i due materiali, in contatto tra loro, si stabilisce, a causa di un differente potenziale elettrico, una corrente detta corrente galvanica. Tra i due elementi quello a potenziale elettrico maggiore si chiama anodo e quello con potenziale elettrochimico minore si chiama catodo. Per esempio il rame ha potenziale – 0,30 Volt e lo zinco ha potenziale -0,98 Volt, la differenza di potenziale tra i due metalli è di -0,68 Volt. L’anodo alimenta il flusso cedendo particelle corrodendosi, e il catodo si ossida.

Per prevenire la corrosione allora, è necessario isolare tra loro i metalli di diverso potenziale, oppure è necessario creare un ambiente privo di umidità intorno a loro. Si può anche optare per la creazione di una protezione catodica passiva passiva. Nella progettazione, ad ogni modo, è importante considerare i cosiddetti anodi sacrificali e determinare la loro posizione effettiva. Non mancano i rischi comunque legati alla corrente vacante, ma forse per la manutenzione della carena si fa qualcosa di incisivo.

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