Alessandro Vismara, il “sarto” della nautica da diporto.

di Redazione 1

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Nella sua Viareggio, Alessandro Vismara ha da sempre il suo “atelier”di barche su misura. Sì perché parlare di cantiere nautico è certamente riduttivo dato che qui, il futuro armatore, si sente proprio come dal suo sarto preferito.

Non credo che al mondo esista un’azienda natica così concepita. Un vero è proprio laboratorio dove il neo proprietario si sente parte integrante del progetto della sua barca. Come la tradizione dei vecchi maestri d’ascia tutto viene discusso e concordato con l’armatore, dal progetto, allo stampo, dai materiali, agli accessori, nulla è lasciato allo standard o peggio al caso.  Ogni richiesta viene discussa, valutata e poi realizzata.

Niente a che vedere con la produzione di serie dei grandi cantieri dove al massimo è possibile scegliere se avere una barca a due o tre cabine. In quel di Viareggio si assapora il piacere antico della tradizione unita all’innovazione tecnologica, dove l’approccio umano è l’elemento fondante di tutto il lavoro. Qui ogni armatore può veder realizzare i suoi sogni, mentre le sue necessità sono la fonte stessa dell’ispirazione del designer.

Ovviamente come tutti gli studi di progettazione anche Vismara vuole mantenere il suo stile personale nel dare forma alle barche. Secondo i concetti ispiratori della Vismara Marine il termine “leggerezza” è la chiave di volta del navigare bene. Per lui in ogni buona barca ciò  che conta è quello che non si vede. In primo luogo lo scafo, poi i suoi sistemi propulsivi ed infine la sua struttura.

Vismara ama costruire barche leggere dove ogni orpello non  necessario viene eliminato. La coperta non è un semplice tappo messo sopra il lavoro di altri, ma è frutto della stessa progettazione. Chi ha la fortuna di salire su un Vismara si accorgerà della differenza. Certo chi pensa alla barca come ad una seconda casa beh è meglio che si rivolga altrove, dato che questa non è la filosofia progettuale del cantiere viareggino.

Non troverete mai su queste barche cabine di prua enormi che sacrificano gli slanci prodieri solo per creare più comodità per dormire. Al contrario per Vismara è meglio realizzare un 60 piedi con prua e poppa privi di pesanti allestimenti, ma con cala vela ed un grande garage per il tender, che un 50 piedi strapieno di arredi  e cabine, visto che la differenza in termini di costo non è data dalla lunghezza ma dai particolari e “gadget” che devono essere imbarcati.

Le linee delle barche di Vismara pur essendo moderne ed innovative non hanno mai volutamente stravolto i principi ed i concetti più elementari di progettazione ed architettura navale, al contrario cercano di coniugare eleganza, sobrietà, stile e tecnologia in veri e propri capolavori dell’ arte “sartoriale” della nautica da diporto.

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