Energia in barca, l’idrogeno non è più un sogno.

di Redazione Commenta

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Fra qualche anno lo vedremo installato su molte imbarcazioni soprattutto su quelle di grandi dimensioni, che già oggi utilizzano dei generatori di corrente. Stiamo parlando del primo generatore ad idrogeno per uso nautico, inventato dall’italianissima Acta Energy .

Questa fiorente azienda toscana specializzata nelle ricerca e produzione di sistemi di energia alternativa ha immesso in commercio questo apparecchio che andrà a sostituire i vecchi generatori elettrici a gasolio.

IL meccanismo di funzionamento è abbastanza semplice dato che si tratta di un comune generatore di corrente, dalle dimensioni del tutto simili a quelli con alimentazione ad idrocarburi, il quale grazie a due bombole di idrogeno a bassa pressione, quindi molto sicure e senza rischi di esplosioni, alimentano una cella combustibile che bruciando fornisce energia elettrica rilasciando unicamente del vapore acqueo.

Questa combustione genera corrente che può essere erogata in tre modi differenti. La prima è la classica corrente a 220 Volt AC, per poter sfruttare tutte quelle utenze che richiedono una maggiore potenza, la seconda è quella a bassa tensione 12/24 Volt DC, mentre la terza più che una potenza serve per caricare direttamente le batterie della barca.

Molti si chiederanno come si fa a caricare le bombole di idrogeno una volta esaurite? La risposata è semplice: bisogna portarsi dietro un generatore di idrogeno che la casa fornisce insieme al generatore.

Questo produttore di gas può essere indifferentemente alimentato dalla rete locale che si trova in barchina o dall’energia prodotta dai generatori eolici o dai pannelli solari, così da rendere la barca del tutto autosufficiente in ogni momento della giornata.

Dato il peso complessivo del sistema si aggira intorno ai 60 kg pertanto è consigliabile installarlo su barche di stazza notevole dove il peso del generatore ad idrogeno incide in modo inferiore in rapporto alla massa ed ai volumi.

L’unico neo di questo generatore è nel prezzo ancora troppo elevato vicino agli 8000 euro. Certamente un accessorio non proprio adatto alle tasche di tutti, ma che senza dubbio in futuro scenderà di costo.

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