Franchini 63 Sport, il pesarese “volante”

di Redazione Commenta

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La versione sportiva del Franchini 63 offre certamente emozioni superiori, all’altezza delle smanettate di gas che l’idolo della Moto GP Vale Rossi, riesce a trasmettere ai suoi fans in tutti i circuiti del mondo.

A Pesaro certamente in materia di prestazioni e velocità la sanno lunga e pertanto la nuova filosofia costruttiva del cantiere Franchini è quella di affiancare ad ogni barca una versione sport che possa competere con gli altri concorrenti. Questo nuovo fast cruiser di 20 metri si caratterizza per delle linee molto eleganti con una tuga molto bassa che si raccorda in modo armonioso con la coperta, volutamente piatta e priva di orpelli inutili.

Lo scafo si sviluppa con delle linee di carena molto fluide, con il baglio massimo in posizione centrale così da ottenere un notevole bilanciamento dell’imbarcazione ed assicurare ottime prestazioni veliche e navigazioni sicure anche con condizioni meteo marine molto impegnative. Ottimo lo studio del profilo idrodinamico della pinna di zavorra che può contare su un profilo alare e siluro terminale posto a quasi tre metri di profondità.  Il particolare garantisce un grande potere di raddrizzamento che compensa magnificamente il notevole allungamento dell’armo velico.

La coperta è caratterizzata dalla presenza di due pozzetti, uno dedicato al relax degli ospiti, mentre l’altro è riservato alle manovre che sono tutte rinviate nei pressi della doppia timoneria. La semplicità delle manovre è garantita dalla presenza di 4 winch elettrici azionabili anche dallo stesso timoniere.

Sottocoperta trovano spazio tre cabine ed una ampia dinette centrale. Seguendo un layout moderno la cabina armatoriale è posizionata a poppa ed è dotata di ampio locale bagno con box doccia e di numerosi armadi e cassetti. Le cabine ospiti sono abbastanza comode anche se devono condividere il locale doccia. Molto funzionale è la cucina installata in un apposito locale separato, così da non interferire con la vivibilità della dinette.  I legni sono di gran pregio con tonalità che riprendono il rovere sbiancato. Molto buona la qualità costruttiva con un’attenzione particolare rivolta anche ai minimi dettagli.

A vela la barca si comporta bene anche se risente del notevole dislocamento di quasi 37000 kg. Le accelerazioni non sono immediate e la risposta al timone non è sempre ottimale soprattutto con mare formato. L’ingresso sull’onda al contrario è sempre sicuro e potente grazie sia alla forma dello scafo che alla notevole superficie velica di oltre 220 mq. Nonostante la mole la barca ottiene degli spunti interessanti anche con deboli brezze, mentre raggiunge la velocità ottimale con 15/20 nodi di vento.  Concludendo si può certamente affermare che questo sia un progetto ben riuscito e ben realizzato; inoltre, sono convinto, che presto potremo vedere questa barca impegnata in qualche regata d’altura, magari con risultati sorprendenti

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