Grand Soleil 50, eleganza e fascino per rilanciare un “mito”

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Il nuovo Grand Solil 50 è certamente l’ultimo progetto delle vecchia gestione del Cantiere del Pardo visto che circa due mesi fa, questo è passato in mano ai tedeschi di Bavaria Yachts, come abbiamo sottolineano  in un recente post.

Il meticoloso lavoro progettuale del duo Botin-Carkeek, per la realizzazione dello scafo, e quello di Sculli-Negrato per gli interni, ha “partorito” uno scafo molto elegante con linee di carena potenti e generosi spazi interni, segno evidente che sino all’ultimo “giorno” la volontà dello storico cantiere forlivese  era quella di non uscire dal giro dei grandi yacht a vela.

Purtroppo l’esposizione finanziaria verso terzi era tale da non poter prevedere un futuro roseo, se non ci fosse stato l’ingresso di nuovi capitali freschi a breve termine, dato che le linee di credito bancarie erano ormai sature e non prorogabili.

Nonostante le criticità produttive e la crisi internazionale del settore, il Cantiere del Pardo ha realizzato una barche per certi versi innovativa e che a breve potrebbe diventare il nuovo cavallo da battaglia per affrontare la concorrenza, sempre che i programmi dei “teutonici” siano sempre in linea con le aspettative delle maestranze e degli operatori.

La tecnica costruttiva del nuovo GS 50 prevede l’utilizzo della tecnica della stratificazione a sandwich, con nucleo di airex a diverse densita, laminati tramite un processo d’infusione della resina mediante un sistema computerizzato.

Nei punti di maggiore carico strutturale vi sono rinforzi in carbonio sui quali vengono scaricate le forze dinamiche di albero, lande e chiglia. Tutto il sistema è rinviato sul telaio controstampato che comprende anche di madieri principali, anch’essi in carbonio.

Gli interni prevedono una soluzione inedita per il collocamento della zona cucina, ora posta in prossimità dell’albero ed oltre la mezza nave. Questo spunto stilistico per ridisegnare il layout, seppur apprezzabile, non mi sembra sia veramente funzionale soprattutto se pensate di dover cucinare in navigazione e con mare molto mosso, dove certamente il beccheggio non agevola che sosta in prua.

Lo spazio per il carteggio è molto ampio tanto che nel fianco del tavolo è stato addirittura collocato un TV-monitor computer da ben 32 pollici. Il divano della dinette ad L può ospitare comodamente otto persone sedute  per il pranzo, dato che il tavolo rettangolare è allungabile sino al limite delle sedute.

La cabina armatoriale è molto grande ed ariosa con una armadio generoso sia per dimensioni che per possibilità di stivare vestiti ed accessori . Il bagno è separato dallo doccia, anche se si nota la mancanza di un vano per riporre a scolare la cerata dopo l’uso. Singolare la scelta di proporre le cabine ospiti con due letti sfalsati, anziché il classico doppio matrimoniale.

Esternamente la tuga si presenta bassa e squadrata, mentre il piano di coperta è sgombro da ogni orpello con passo d’uomo ed osteriggi a filo, cos’ da non impedire il passaggio della scotta del genova durante le virate veloci in regata. L’attacco delle lande è in prossimità delle murate così da consentire un agevole passaggio  verso prua. Unico neo il musone dell’ancora in acciaio che risutlata essere di diensioni limitate e di scarsa sporgenza sul dritto di prua. Questo sistema, già personalmente sperimento sul GS 45, è molto rischioso quando si salpa l’ancora dato che in caso di grandeggio del “ferro” si rischia di scalfire il gel coat della prua.

Gli amici che hanno già provato questo GS 50, mi garantiscono che le prestazioni sono al top della categoria, ma per poter darvi le mie impressioni dovrete aspettare qualche mese visto che per ora i neo armatori sono ancora pochi, mentre a breve i concessionari dovrebbero avere a disposizione barche da testare.

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