Hyper Yacht HSY38, ecco il nuovo superyacht con i foil

di Gtuzzi Commenta

Hyper Yacht HSY38

In Italia il comparto delle aziende specializzate nella produzione navale sta crescendo sempre di più: tra quelle che stanno operando meglio sul mercato, soprattutto per via di un’innata abilità a crescere innovando e rinnovandosi, troviamo indubbiamente il cantiere Rodriquez, che venne fondato nel lontano 1887 da parte di Leopoldo Rodriquez.

Hyper Yacht HSY38, un gioiello del Cantiere Rodriquez

Ebbene, a 132 anni da quella data, ecco che lo stesso cantiere sta realizzando un progetto che mira a rivoluzionare gli usuali canoni dell’universo dello yachting. Già dopo la seconda Guerra Mondiale lo spirito di iniziativa e il coraggio imprenditoriale mostrato da Rodriquez Cantieri Navali ebbe un grandissimo successo, dal momento che nel 1956 venne lanciato per la prima volta un aliscafo commerciale, ribattezzato “Il Freccia del Sole”.

Una grande storia che c’è alle spalle di questo famoso cantiere, che continua ovviamente anche ai giorni nostri, con un nuovo progetto particolarmente interessante. Stiamo parlando di quello che è stato ribattezzato “scafo volante”, in cui vengono riprese chiaramente delle tecnologie particolarmente innovative, grazie alle quali è possibile ottenere delle elevate performance dal punto di vista dell’idrodinamica e dell’affidabilità.

Il progetto dell’Hyper Yacht HSY38

Stiamo parlando dell’Hyper Yacht HSY38: una struttura meravigliosa, che condensa in 38 metri delle forme sinuose e delle prestazioni di altrettanto primo livello. Sono queste le più importanti caratteristiche di questo yacht che, quando è in mare, è in grado di esprimere un livello di agilità veramente molto alto. Una vera e propria chicca è rappresentata dai consumi: infatti, nessun altro scafo presente sul mercato con eguali dimensioni riesce a garantire una velocità di crociera pari a 40 nodi e, al tempo stesso, pure un’autonomia pari a 700 miglia nautiche. Invece, nel caso in cui dovesse essere utilizzato esclusivamente come planante puro, ecco che la velocità di crociera scende a 25 nodi, mentre a 28 nodi si prende il volo, con la resistenza aerodinamica che viene notevolmente ridotta e la praticità che rimane sempre ai massimi livelli.

La navigazione in volo, con le ali che rimangono sott’acqua, porta con sé conseguenze diverse rispetto agli aliscafi ad ali secanti, soprattutto per quanto riguarda i consumi, che sono dimezzati rispetto a quelli di mezzi simili che si muovono alla medesima velocità.

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