Prese a mare, eliminare i “Serpulidi”

di Redazione 1

Tutte le prese a mare sono soggette a possibili incrostazioni da microrganismi come gli “odiatiSerpulidi che da sempre colonizzano i  condotti di scarico ed aspirazione. Molto spesso questi animaletti “nidificano” in quei canotti e valvole dove l’acqua è più pulita, preferendo questi luoghi agli scarichi delle acque nere o grigie.

Le valvole delle prese a mare possono avere un diametro che varia dai 30 mm delle mandate di presa acqua ai 40 mm dello scarico. A questi elementi sono collegati i tubi flessibili che portano ai rubinetti ed ai WC. Per evitare il proliferare dei serpulidi vi sono vari sistemi.

In alcuni casi è consigliabile collegare la presa d’acqua del WC a quello dello scarico del lavabo del bagno sempre che questa sia sotto il livello della linea di galleggiamento di almeno 50 cm, altrimenti per il principio dei vasi comunicanti il sistema non può funzionare.

Con questa modifica si può quasi del tutto evitare il problema dei serpulidi mentre altre piccole colonie di microrganismi potrebbero insidiarsi anche se però non sono così tenaci come i più famigerati “vermicelli”.

Se dopo tutto questo lavoro di alto artigiano idraulico la modifica non fosse possibile o comunque il problema non vede soluzione, l’alternativa potrebbe essere un trattamento di natura chimica. Una buona dose di ipoclorito di sodio ovvero della buona candeggina basterà a modificare l’habitat ideale degli animaletti più tenaci ed insistenti.  

L’unica accortezza, quando si usa la candeggina, è quella di utilizzare guanti ed occhiali e dopo aver lasciato agire il prodotto nel tubo di presa aprire le valvole per far defluire il prodotto in mare. Per la lubrificazione e igienizzazione degli scarichi consiglio di utilizzare prodotti specifici come quelli ideati per i WC chimici che scrostano ed igienizzano efficacemente e rapidamente tutto il sistema di aspirazione e scarico.

Altro intervento importante è quello di mantenere sempre attivi, anche nel periodo invernale, gli scarichi. Inoltre controllando il sistema almeno una volta ogni quindici giorni si può capire lo stato di infestazione da microrganismi ed in questo modo intervenire tempestivamente.

Commenti (1)

  1. Bell’articolo anche se tratta di argomenti già noti a molti…

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