Aluwind 56, stile classico cuore moderno

di Redazione Commenta

In un mondo della nautica dominato dal design, che definire estremo non è una bestemmia, e dove barche bellissime possono essere solo esposte negli stands delle fiere di settore, quasi come fossero ormai in un salone di bellezza, c’è chi ancora vuole realizzare scafi per navigare davvero.

Aluwind, azienda italiana specializzata nelle produzione di scafi in lega leggera, propone una barca dallo  stile tipicamente classico, ma con una tecnologia molto avanzata per consentire ai futuri proprietari di poter navigare a lungo ed in tutte le condizioni di mare possibili. Il concetto è semplice: riproporre una barca con linee ispirate ai cutter di un tempo, ma prua verticale, quasi fossero dei pescherecci d’altura adatti ad affrontare mari tempestosi.

Lo studio Zerbinati a cui è stato affidato il progetto e l’engineering ha disegnato uno scafo che a prima vista potrebbe essere definito retrò, ma che nella sua anima sotto la linea di galleggiamento pulsa una carena potente e molto performante, più simile a quelle di un racer puro.

I volumi equilibrati dell’opera viva consentono di poter sfruttare le doti marina di questa barca grazie anche al bulbo con scarpone dal profilo idrodinamico ed il timone semibilanciato. Anche con venti leggeri l’Aluwind 56 non sfigura e può raggiungere velocità ed accelerazioni molto soddisfacenti.

Vista la vocazione tipica da giramondo, personalmente, avrei preferito una deriva mobile al posto di quella fissa dal pescaggio di oltre 2,5 metri e che certo non consente di poter avvicinarsi ad esplorare baie o calette isolate. Il pian velico e quello classico dei cutter, con randa  e genova ad ampia sovrapposizione, uno yankee ed un trinchetta. Inoltre essendo prevista l’installazione di un bompresso fisso è possibile murare anche un grande gennaker rollabile, per facilitare al massimo la gestione anche con equipaggio ridotto.   

Gli ambienti sottocoperta possono essere completamente customizzati a scelta del cliente che può optare per tre o quattro cabine e due bagni, salone panoramico oltre ad numerosi spazi per lo stivaggio dei bagagli e della cambusa. La coperta è completamente flush deck con un rivestimento in  doghe di teak da 15 millimetri che rendono molto piacevole la vista d’insieme, anche se la tuga dalle forme rettangolari potrebbe  essere meglio rifinita e con maggiori finestre per illuminare le zone sottostanti.  

Sicuramente una barca adatta a chi ama veramente navigare e che non vuole essere solamente ammirato quanto il suo 56 piedi e ormeggiato in banchina, mentre sorseggia un aperitivo al bar del marina od allo yacht club. Uno scafo da vivere  e non solo d’ammirare.

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