Perini SY Barracuda, classe titanica

di Redazione Commenta

Perini-Barracuda

Varato l’anno scorso da un armatore che aveva preteso il più assoluto silenzio sulla cerimonia che lo metteva in mare, il SY Barracuda rappresenta quanto di meglio i cantieri Perini abbiano accumulato in 25 anni di esperienza nel settore dei mega-yacht.

In questi giorni, in occasione del 49° Salone Nautico Internazionale di Genova, il 50 metri firmato Perini in collaborazione con l’architetto Neo Zelandese Ron Holland, ha l’onere di essere la più grande imbarcazione presente all’esposizione. Onere che porta benissimo, dimostrando il suo carattere e la sua imponenza agli occhi dei visitatori.

La linea del Barracuda è una linea filante, che promette aggressività a dispetto del suo dislocamento di 422 tonnellate a pieno carico. Descriverne le caratteristiche richiederebbe come minimo una settimana di navigazione, poiché solo un contatto con questo ketch potrebbe trasmettere tutta la sostanza di cui è costituito. Ad ogni modo, il Barracuda è tutto e più.

Scafo in alluminio, materiale che coniuga leggerezza, resistenza e durability, la chiglia mobile, un piano velico di quasi mille e cinquecento metri quadri, due alberi in alluminio, nello specifico maestra (56,7 metri) e mezzana (42,9 metri)boma in carbonio. Sono i grandi numeri a fare la differenza, a il Barracuda ce li ha tutti. Due motori da 710 kw ciascuno, 40 mila litri di carburante imbarcabile, 13 mila litri di acqua, permettono di navigare intere settimane senza preoccuparsi di nient’altro che il mare.

Il comfort a bordo è curato, curatissimo: a cominciare dal portellone ribaltabile di poppa, che fa spazio ad una piattaforma per entrare a contatto col mare, ma che serve anche a stoccare i tender di servizio e le altre attrezzature a bordo.  Gli interni sono di altissimo livello, con colori caldi e un design realizzato per un soggiorno piacevole, confortabile e in cui domina la luce in ogni punto della barca.

Le info sul Barracuda possono essere reperite dal sito del produttore, anche se consiglio caldamente di andarlo a vedere a Genova in questi giorni, dal vivo, per ammirarne l’opera costruttiva.

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