Serbatoio Acque Nere, sempre più obbligatorio averlo a bordo

di Redazione 1

Serbatorio acque nere 4

 

Quasi tutte le moderne barche  sono dotate di serbatoi per la raccolta delle acque nere, mentre i proprietari di scafi un po’ datati non sanno nemmeno cosa siano. Purtroppo, dati i continui divieti emanati dalle Capitanerie di Porto, l’utilizzo degli impianti sanitari di bordo diventa sempre più difficile se non si è provvisti di tali serbatoi.

Installare un serbatoio non è cosa semplice soprattutto se la barca non è molto grande, dato che diventa molto difficile trovare una giusta ed efficiente collocazione a bordo. Inoltre il serbatoio dovrebbe essere posto in una posizione tale da non richiedere un tubo di conduttura troppo distante dal locale bagno e dalla presa esterna.

L’installazione  più semplice sarebbe quella di utilizzare un serbatoio da almeno 50 litri, di polietilene con scarico per gravità. Questo deve essere collegato con una valvola a Y al WC ed è dotato di uno scarico inferiore con valvola a saracinesca e di un attacco superiore per i prelievi dalla banchina.

In sostanza quando si è in zona vietata si dovrebbe utilizzare il locale wc con scarico diretto nel serbatoio, per poi svuotare questo in zone molto distanti dalle aree vietate o facendo eseguire uno spurgo  da ditte specializzate che arrivano in banchina con appositi sistemi di aspirazione. 

Alcuni modelli sono provvisti di maceratore elettrico che facilita lo smaltimento dei liquami dopo il riempimento stesso del serbatoio. Tuttavia questo sistema, seppur efficace, deve essere collegato alla rete elettrica della barca con conseguente collegamento agli impianti già in essere. Inoltre essendo molto delicato il maceratore deve essere continuamente oggetto di manutenzione e revisione altrimenti si rischia di avere problemi durante lo smaltimento delle acque nere.

Personalmente trovo difficile che un armatore di una piccola imbarcazione possa dotarsi di serbatoio per acque nere, dato le oggettive difficoltà operative sopradescritte, piuttosto nelle aree e nelle zone portuali, dove gli scarichi sono vietati, sarebbe più utile installare postazione sanitarie fisse o mobili così da facilitare il loro utilizzo e il contenimento dell’inquinamento chimico/batteriologico.

Commenti (1)

  1. Cito:

    “Quasi tutte le moderne barche sono dotate di serbatoi per la raccolta delle acque nere, mentre i proprietari di scafi un po’ datati non sanno nemmeno cosa siano.”

    Sono un proprietario di uno scafo un pò datato (Alpa 42 Ketch del 1974) , scafo che durerà altri 40 anni e ancor di più, rispetto alle barchette di plastichetta. Vivo a bordo da diversi anni, e ho navigato per qualche migliaio di miglia, per così dire.
    Ma a parte questo, SORPRESA ! , so benissimo cosa sia un serbatoio per acque nere ! E forse, di barche, ne so un tantino di più di colui che ha scritto questo bell’articoletto.
    Ad ogni modo, pare che prima o poi sarà meglio dotarsi di questi assurdi marchingegni. In Turchia, ad esempio, lungo la costa fra Bodrum e Fetiyhe/Gocek, è obbligatorio esserne provvisti, pena un’ammenda molto salata, specie se ti beccano a scaricare in mare persino le acque grigie (altra sorpresa! Questo skipper di barca datata conosce anche le acque grigie!).
    Detto questo, sono d’accordo nel vietare lo scaricamento delle sentine (che contengono liquami oleosi), ma per gli dèi!, siamo proprio sicuri che la nostra CACCA possa inquinare il mare?

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