Il Salone di Genova chiude il sipario tra dubbi e speranze

di Redazione 1

salone_nautico_genovaCala il sipario sulla annuale kermesse del Salone Nautico di Genova, non senza alcune domande. La manifestazione, tra le più grandi in Europa nel settore nautico, ha registrato infatti rispetto all’anno scorso l’undici percento di presenze in meno:  sono stati 280.500 i visitatori che hanno affollato i cento mila metri quadri di specchio acqueo, e i 200 mila di spazio a terra.

Gli ospiti avevano fatto registrare piccoli numeri durante la settimana, ma i risultati nel week-end sono stati in linea con le aspettativa. Gli operatori non si ritengono dunque soddisfatti, ma hanno fiducia nel futuro. In questi giorni, tra l’altro, il Ministro Scajola aveva annunciato sgravi fiscali per le aziende che innovano e quindi investono in tecnologia, mediante l’acquisto di macchinari, per cui qualcosa dovrebbe muoversi.

In realtà, sono ben più profondi i problemi che affliggono il settore nautico. Uno tra questi è la presenza di tantissime barche nell’usato, che non permette un rinnovamento delle imbarcazioni, e quindi la possibilità di intraprendere nuovi progetti. E poi la crisi economica, tanto discussa, nonostante il settore nautico abbia un fatturato in Italia di più di 6 miliardi di euro l’anno.

I piccoli cantieri vanno mediamente bene, la nautica da diporto va aumentando, e secondo il presidenti di Ucina Anton Francesco Albertoni, il giro d’affari e la qualità del pubblico sono migliorati rispetto all’anno scorso. In effetti, solo negli anni a venire, si potrà verificare se il settore è in ripresa, che appare esistente seppur lenta, oppure no.

Il settore con incremento di interesse è quello della vela. Sarà complice la crisi energetica, ma il pubblico si sta orientando verso la navigazione “vera”, che offre un contatto prolungato e persistente con il mare, e in effetti potrebbe essere il carro trainante dell’intero settore nautico in tempi di transizione come i nostri. E’ opinione diffusa, infatti, che i costi da affrontare per una barca non sono tanto quelli che occorrono per il suo acquisto, quanto per la gestione, e la voce carburante ha un peso notevole sugli yacht da centinaia di cavalli.

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