Azimut-Benetti, ancora primo costruttore di mega yacht

di Gtuzzi Commenta

Il Gruppo Azimut-Benetti scrive ancora una volta la storia: sono venti anni di fila che può vantare il primato mondiale di produzione di mega yacht, con una lunghezza al di sopra dei 24 metri, stando a quanto è stato riportato dalla graduatoria del Global order book 2020.

Un risultato che testimonia per l’ennesima volta la qualità della produzione di Azimut-Benetti, proprio nell’anno in cui si festeggiano i 50 anni da quando è stato fondato il gruppo in questione. Un gruppo che è stato in grado di chiudere l’ultimo anno nautico con un portafoglio ordini che supera la quota di 900 milioni di euro, con un aumento di circa il 10% in confronto alla scorsa stagione.

Azimut-Benetti

Azimut-Benetti, un gruppo che domina il mercato da vent’anni

Un’azienda che, come è stato messo in evidenza da parte del patron Paolo Vitelli, è nata cinquant’anni or sono e per oltre metà di tale avventura, questo gruppo può vantare il primato a livello mondiale da un ventennio. Stando a quanto è riportato dalla classifica, Azimut-Benetti è in testa con 101 progetti (compresi quelli ordinati e quelli in costruzione), mentre Sanlorenzo si piazza al secondo posto con 87 progetti. Sul gradino più basso del podio troviamo il cantiere olandese Feadship. In generale troviamo l’Italia autentica dominatrice con la bellezza di 398 progetti, poi Olanda e Turchia, rispettivamente con 72 e 65 progetti. Come è stato ben messo in evidenza anche da parte di Ucina Confindustria, la lunghezza media che caratterizza le imbarcazioni che vengono realizzate sul territorio italiano è pari a 39.15 metri.

In questa specifica classifica non sono presenti il gruppo Ferretti e il colosso inglese Princess per via del fatto che, secondo quanto riportato da Global Order Book, non ci sono state le condizioni per poter controllare in maniera indipendente i loro dati. Ad ogni modo, è stato un grandissimo successo per la nautica italiana, dal momento che nei primi 18 posti della classifica ci sono ben sei marchi made in Italy.

Per quanto riguarda Ferretti, si è trattata semplicemente di una misura precauzionale correlata con l’Ipo per via del loro ingresso in Borsa, che poi non ha comunque avuto seguito. Inoltre, il Global Order Book ha messo in evidenza anche come, per la prima volta dal 2013 ad oggi, dal punto di vista mondiale, il settore dei superyacht non è cresciuto, ma anzi ha subito un ribasso in merito alla realizzazione di progetti, passando dagli 830 del 2019 agli 807 del 2019.

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