Costa Concordia, si teme il danno ambientale

di Redazione Commenta

A distanza di 6 giorni dal naufragio della Costa Concordia, nelle acque dell’Isola del Giglio, continuano incessanti le ricerche e oggi, l’ennesimo colpo di scena su una donna moldava, imbarcata a Civitavecchia, e che avrebbe assistito all’inchino dalla plancia di comando. Alla tragedia umana, si aggiunge il danno ambientale, che a detta del Ministro dell’Ambiente Clini, c’è già.

La nave Concordia, infatti, è adagiata su un costone di roccia, in prossimità di un precipizio che porta a una profondità variabile tra i 50 e i 90 metri e se si verificassero delle mareggiate potrebbe inabissarsi. Il danno ambientale, chiaramente, c’è già, anche se molto contenuto, ma è tutto ancora da vedere. Dal canto suo, Clini ha sottolineato che il prossimo Consiglio dei ministri dovrebbe dichiarare lo stato d’emergenza per consentire di operare con velocità semplificando i tempi previsti dalle procedure ordinarie.

Inoltre, nei prossimi giorni verrà adottato un nuovo decreto per fornire le linee guida nella gestione del traffico delle grandi navi nelle aree protette e ad alta vulnerabilità. Come ha spiegato il ministro dello Sviluppo e dei Trasporti, Corrado Passera:

Il naufragio della nave Costa Concordia è un evento tragico frutto di errori umani gravissimi e del non rispetto delle norme. L’impegno del Governo é quello di individuare ulteriori aree di miglioramento per rendere ancora più difficili il ripetersi di eventi di questo genere.

Al momento, la preoccupazione più grande è legata alla fuoriuscita di carburante dalla Concordia, un combustibile denso e vischioso, ad elevato tenore di zolfo, in tutto circa 2400 tonnellate. In sostanza, è come recuperare una piccola petroliera. Il problema principale è che sino a quando non saranno completate le operazioni per verificare se esistono ancora possibilità di salvare delle vite umane all’interno della nave, non si potrà procedere con il recupero del carburante, che dovrà essere aspirato con molta prudenza, onde evitare la dispersione in mare. La compagnia Costa Crociere ha presentato il piano di svuotamento dei serbatoi.

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