Naufragio Costa Crociere, se una nave affonda, di chi è la colpa?

di Redazione Commenta

I dubbi intorno al naufragio della nave Concordia della Costa Crociere, che venerdì scorso è letteralmente colata a picco nelle acque dell’Isola del Giglio, sono ancora tanti, tuttavia l’errore umano, appare sempre più evidente. Proprio in queste ore, infatti, è in corso l’interrogatorio in procura del comandante Francesco Schettino, che rischia fino a 15 anni carcere, accusato di omicidio colposo plurimo, naufragio e abbandono di nave.

Come ha commentato il presidente e Ad di Costa Crociere, Pierluigi Foschi:

Il comandante Schettino è con noi dal 2002, prima come ufficiale di macchina, poi come comandante in seconda. E’ diventato comandante nel 2006 e, come prevedono le norme, è stato rigorosamente testato per ottenere la qualifica. Spetterà all’inchiesta in corso appurare quale sia la verità. L’Azienda darà tutto il suo sostegno legale al comandante Schettino, ma ha il dovere di tutelare anche i suoi 24 mila dipendenti. Non possiamo negare che via sia stato un errore umano.

Foschi, infatti, si riferisce alla rotta seguita dal comandante, poiché quel passaggio ravvicinato davanti all’Isola del Giglio, all’origine del disastro, non era stata né approvata, tanto meno autorizzata da Costa Crociere. Era capitato, in passato, che una nave del gruppo transitasse tanto vicino alla costa, ma in quell’occasione l’autorizzazione era stata data dalla Compagnia e dalla Capitaneria di porto.

Questa volta, invece, il cambiamento di rotta è stato disposto da un comando nave, evidentemente sbagliato, e che di lì a poco si è tradotto in tragedia. Il comandante Schettino, da molti, è stato accusato di aver abbandonato la nave, da qualcuno avvistato a terra mentre la nave affondava, dall’equipaggio di bordo, invece, viene difeso a spada tratta.

A proposito dell’equipaggio, c’è da dire che mettere in salvo tanti passeggeri (4 mila persone in 2 ore), di notte e con la nave inclinata su un fianco, certamente non è una cosa semplice, e questo ha reso difficile anche la manovra per calare le scialuppe di salvataggio in acqua.

Intanto, emergono particolari inquietanti sul numero dei dispersi, la cui lista (40 passeggeri), è molto più lunga di quello che si immaginava e che fino ad oggi è stata tenuta nascosta da Costa Crociere.

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