Passerella in barca, dove metterla?

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Passerelle per barche

 

Quando si attracca in un porto o al pontile di una marina la maggior parte delle volte per poter sbarcare si è costretti a fare delle vere e proprie gare di salto in lungo, con tutti i rischi e le conseguenze in caso di errore nel sottostimare l’esatta distanza del “jamp”.

Molti armatori dotano le loro barche di comode passerelle, mentre altri proprio non ne vogliono sapere di utilizzare questo accessorio, perché a loro dire lo strumento è assai ingombrante e scomodo da stivare in navigazione.

Per i diportisti che possiedono barche a motore, la tecnologia ha ovviato a questo inconveniente studiando sistemi di passerelle a scomparsa che si richiudono su se stesse e si alloggiano in appositi gavoni all’interno della poppa.

Le barche a vela generalmente sono sprovviste di passerelle a scomparsa e soprattutto quelle di dimensioni ridotte proprio non la possiedono. Non parliamo poi delle moderne barche da regata che hanno una poppa completamente aperta dove la collocazione della passerella sarebbe del tutto antiestetica oltre che scomoda durante la navigazione o la regata.

Alcuni designer hanno trovato una soluzione brillante per ovviare a questo annoso problema. Su alcune barche ho visto, di recente, che la seduta di poppa per il timoniere, viene realizzata con un sistema idraulico a sbalzo, che  ruotando di 90 gradi si trasforma in un comodo “ponte” per facilitare la discesa a terra.

La cosa bella è che il sistema dell’impavesata del giardinetto con le draglie di sicurezza, in questo modo, fungono da tientibene della passerella, senza dover utilizzare ulteriori ammennicoli, troppo ingombranti a bordo.

Ovviamente questa soluzione è stata studiata appositamente per la barca Fertos 2, ma credo che in futuro molti altri cantieri di barche a vela adotteranno questo sistema innovativo. Per gli altri più sfortunati non resta che rassegnarsi e continuare ad utilizzare le classiche passerelle pieghevoli che funzionano bene ma sono molto ingombranti e scomode da installare e non sempre sicure da utilizzare.

Altri sistemi molto artigianali, più o meno efficaci, quali tavole, assi ecc. a mio parere non sono da consigliare, in quando non garantiscono la robustezza durante fasi critiche, in particolare quando si deve imbarcare materiale molto pesante.

In alternativa non vi resta che diventare dei veri e propri campioni di salto in “lungo sulla banchina”, sperando che la fortuna vi assista per non diventare l’ennesimo protagonista di storie da marinai.

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