Salona 34, tutto pepe ma..

di Redazione Commenta

Salona-34

Nei giorni scorsi, grazie alla collaborazione di un amico neo proprietario, ho potuto testare il nuovo Salona 34, ultimo nato del cantiere AD boats. Il progetto nasce dalla firma dello studio J&J già noto al grande pubblico dei velisti per aver realizzato numerose barche tra le quali due campioni della classe entro i 12 metri e “best” delle vendite: il Grand Soleil 37 e Bavaria 38.

Questo 9, 99 metri viene costruito mediante l’installazione di un cosiddetto “ragno” strutturale in acciaio inox ,per rinforzare la rigidità dei madieri centrali ed alleggerire il carico di sforzo generato dall’albero passante e dal bulbo, sul quale vengono poggiati i piani longitudinali dopo la stratificazione del guscio realizzata a mano, con mat di fibre di vetro bi direzionali per l’opera viva, mentre opera morta e coperta sono in Sandwich con anima di PVC a cellule chiuse.

La tuga, caratterizzata da due ampi osteriggi fissi, è abbastanza pronunciata ma le linee di congiunzione sono ben raccordate con la coperta, rifinita in teck, ed il risultato complessivo risulta essere armonioso. Il pozzetto è ampio con sedute comode e ben rifinite. La timoneria è arretrata verso il baglio massimo, con il trasto della randa giusto davanti alla ruota, che si può avere, come optional, anche  in fibra di carbonio.

L’armo e manovre correnti sono ben studiate con un albero in alluminio a due ordini di crocette acquartierate ed il paterazzo sdoppiato. Tutte le drizze e scotte sono rinviate in pozzetto mediante due tunnel realizzati nella tuga. La barca è dotata di 4 winch Harken, due sulla tuga e due laterali, che risultano essere sotto dimensionati, soprattutto se si vuole utilizzare la barca per regatare. Gli interni, in legno chiaro, danno una sensazione di luminosità ed accoglienza con le due ampie cabine, rispettivamente a prua e poppa. Il bagno è largo e funzionale mentre risulta un po’ sacrificata la dinette con un tavolo centrale che non agevola il passaggio verso prua.

A vela la barca si comporta bene a tutte le andature con un’ottima accelerazione di bolina. Il timone è leggero anche se non molto reattivo alle correzioni di rotta. Con 19 nodi di vento reale abbiamo raggiunto quasi 7 nodi di bolina e 8,9 al traverso, merito di una renda ben disegnata e performante e del dislocamento contenuto in soli 4900 kg. Le dotazioni di bordo sono nelle media ed il motore Yanmar 3YM, con trasmissione sail drive, da 20 hp di potenza è più che dimensionato in rapporto alla stazza della barca.

In generale la barca è molto accattivante per via di uno spirito orientato alla regata più che alla crociera pura, con ottime sensazioni di manovrabilità e doti veliche. A mio parere andrebbero riviste alcune  rifiniture ed attrezzature di serie visto che il prezzo di lancio, di  97.800 euro IVA esclusa, non è tra i più competitivi della sua categoria.

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