Del Pardo, da Forlì alla Baviera

di Redazione Commenta

Da sempre la Romagna è stata terra di marinai, barche e Sangiovese, ma adesso è diventata, a pieno titolo, anche la patria della birra e crauti. Non me ne vogliano gli amici romagnoli, ma il gioco di parole era appositamente voluto per sottolineare il passaggio della proprietà dello storico cantiere Del Pardo sotto il controllo della tedesca Bavaria Yachts.

Per la verità il capitale del cantiere forlivese era ormai da tempo in mano straniere essendo controllato dal fondo di private equity Rhone Capital, il quale, attraverso la società di gestione International Sailing Boats, deteneva anche le quote di maggioranza della francese Dufour Yachts.

La cessione al cantiere tedesco è maturata dopo un lungo e grave periodo di crisi finanziaria che ha generato un debito pari a 100 milioni di euro. La voragine, creata nelle casse dell’azienda romagnola, è direttamente collegabile alla crisi internazionale della nautica mondiale degli ultimi anni, ma anche, probabilmente, a scelte sbagliate del management societario, che non ha evidentemente saputo porre rimedio ai problemi gestionali, che da lustri affliggevano il cantiere Del Pardo.

Per chi, come il sottoscritto, è da sempre  un “amante” ed estimatore dei Grand Soleil, la sensazione di peggioramento nelle qualità costruttiva era  ormai lampante da anni e la riscontravo ogni volta che  uscivo in mare sul “mio” GS 45.

Dietro ad un progetto, apparentemente e complessivamente buono, si celavano invece continui problemi con i materiali e le rifiniture, la cui qualità ed impostazione, erano del tutto inadeguate per il livello di categoria di barche, nella quale i GS avrebbero dovuto competere.

Dopo solo cinque anni di vita, in alcune barche, molti particolari cedevano, si rompevano  o non potevano essere più utilizzati perché mal installati o posizionati.

Il cantiere Del Pardo, fondato a Bologna nel 1973, è stato per anni punto di riferimento della vela mondiale e dai suoi capannoni sono uscite barche splendide a firma di prestigiosi designer. Come non ricordare il mitico GS 34 od il suo pluri vittorioso successore: il GS 343, od il mitico GS 37, per anni nei miei sogni, per concludere con il super GS da 52 piedi, disegnato da German Frers il guru delle barche da regata.

Anche se i vertici della Bavaria Yachts hanno assicurato la continuità del marchio, e quindi della produzione a Forlì, è molto triste sapere che un prestigioso cantiere italiano diventa proprietà di un cantiere tedesco, che sino ad ora non aveva certo brillato per performance e bellezza delle sue barche, adatte e pensate soprattutto per la crociera od il charter.

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