Alta formazione e trasferimento tecnologico nella nautica

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L’Università di Sassari presenterà le attività di ricerca e studio del Cirn – Centro interuniversitario di ricerca per la nautica lunedì 29 ottobre alle 15 nell’aula magna dell’Ateneo e martedì 30 nei locali di Promocamera della Camera di Commercio di Sassari dalle 9.30. Il Centro è diretto dal professor Alessio Tola, docente di Analisi e valutazione delle tecnologie, delegato del rettore per il progetto Innautic nell’ambito del programma operativo Italia-Francia Marittimo.

Il Cirn si sviluppa in sinergia con la Provincia di Sassari, che ha fortemente sostenuto la nascita del Centro, e con la Camera di Commercio del Nord Sardegna che ha costituito l’osservatorio delle imprese della nautica.

La valorizzare e la coesione della filiera nautica, mediante l’utilizzazione dell’alta tecnologia e della formazione nel settore, possono portare al raggiungimento di grandi obiettivi, nonché all’esplorazione di risultati mai raggiunti prima.

Il tutto sarà effettuato senza dimenticare il rispetto dell’ambiente, necessario e quantomai doveroso in quanto il settore nautico trae vita proprio dall’elemento naturale marino. Sarebbe quindi controproducente, nonché nocivo per l’uomo, non partire da tale fondamentale presupposto.

Anzi, l’ambiente deve essere un alleato nella crescita della nautica. Così si propone l’applicazioni pilota di tecnologie dei materiali per promuovere la sostenibilità ambientale della filiera nautica.

Si punta all’elaborazione di nuovi processi di costruzione e di assemblaggio che consentano di ridurre i tempi di realizzazione, il volume di rifiuti e scarti di lavorazione, in un’ottica che metta insieme il risparmio sui costi e il benessere ambientale.

L’obiettivo primario resta comunque quello di indire dei corsi e master specifici su tematiche direttamente collegate alla nautica e nell’introduzione di percorsi formativi di alto livello per operatori del settore.

Inoltre, il Centro interuniversitario di ricerca per la nautica si propone di creare opportunità di innovazioni tecnologiche, a giovani in particolare, anche riuscendo a ottenere la concessione del brevetto per opere di ingegno nel campo della tecnica, da parte dell’Ufficio italiano brevetti e marchi, o anche a livello comunitario e internazionale.

Non solo: l’ambizioso progetto porterebbe anche alla nascita di un’ ulteriore nuova figura professionale nautica nel settore, ampliando le possibilità di occupazione, con risvolti di crescita per l’intero settore.

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