ARC per i sognatori dell’Atlantico

di Redazione Commenta

ARC relly nautico
L’ARC Rally è una delle regate che attraversano l’Atlantico tra le più affollate se non altro perché la maggior parte dei partecipanti è formata da equipaggi non professionisti, molti dei quali hanno poche miglia di navigazione all’attivo, mentre altri nonostante l’esperienza non hanno mai potuto provare la sensazione di affrontare questa impresa.

Generalmente tutte le barche che partecipano all’Atlantic Rally for Cruisers, sono delle bellissime barche da crociera, comode e fornite di ogni accessorio,  e qualche volta al timone schierano skipper esperti se non professionisti. Per il resto della truppa è solo una scelta di esperienza e di vita, il cui unico scopo è solo  il puro divertimento.

Le prestazioni degli scafi non sono certo prioritarie anche se da qualche anno esiste una categoria Rancig Division per imbarcazioni stazzate ICR che prevede regole più rigide e precise. Ogni anno partecipano oltre duecento barche  a questo spettacolo e l’organizzazione è sempre ottima ed all’altezza della situazione.

Molti partecipanti dichiarano che la cosa più bella di questa specie di regata è il clima che si respira, dove la competizione è solo uno stimolo tra i tanti, ma non certamente l’unico scopo dei regatanti. L’armonia con gli altri equipaggi si respira nei consigli reciproci che si scambiano gli equipaggi nei giorni che precedeno la partenza.

E’ sempre consigliabile partecipare alla ARC se si vuole affrontare l’oceano per la prima volta dato che l’organizzazione è molto attenta ad ogni aspetto: dal meteo alla sicurezza. Prima del via a Las Palmas si organizzano seminari sulle previsioni meteo, sulla gestione della cambusa, sulle comunicazioni radio, il controllo del rigging ecc. Certo questi consigli servono soprattutto ai neofiti che molte volte non conoscono neanche i fondamentali della navigazione oceanica d’altura.  

La cosa principale che l’organizzazione chiede ai partecipanti è la sicurezza, dato che attraversare l’oceano non è certo come fare una gita all’isola d’Elba partendo da Livorno. Le ispezioni a bordo si susseguono durante le fasi della preparazione e una volta partititutte la barche sono monitorate costantemente.

Il prezzo delle fatiche di restare in oceano per 23-25 giorni consecutivamente affrontando depressioni ed onde giganti è quello di arrivare nelle isole incontaminate del Caribe, dove l’azzurro del mare e lo spettacolo della natura sono veramente ineguagliabili ed unici

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