La Francia si sa è la terra della “Grand Heure” ed ai cugini d’oltralpe piace molto primeggiare in ogni campo. La vela, che nella terra dello champagne non è solo uno sport, non poteva rimanere immune da questo vezzo.
I dirigenti di Banque Populaire, uno degli istituti di credito più importanti in Europa, quando hanno deciso di finanziare il progetto della costruzione di questo trimarano non pensavano certo di aggiudicarsi subito un traguardo: quello del multiscafo più grande al mondo.
L’obbiettivo era e resta un altro: quello di conquistare tutti i record di velocità a vela oceanica esistente. Partendo da questa considerazione Banque Populaire ha deciso di realizzare una barca che fosse capace di raggiungere tutti i primati esistenti, appartenenti oggi a diversi team e skipper.
Nell’estate del 2006 fu indetta una gara tra diversi studi di progettazione con la precisa richiesta di progettare un multiscafo per equipaggio completo, dalle prestazioni velocistiche considerevoli e che potesse affrontare varie sfide in tutte i campi di regata.
Lo skipper designato, Pascal Bidégorry, optò per il progetto proposto dallo studio Van Peteghem-Lauriot Pascal ovvero un trimarano di 40 metri, più lungo di quasi otto metri dell’altro trimarano Groupama 3, rivale nel tentativo di battere il trofeo Jules Verne.
Il suo progettista, Vicent Lauriot, considera Banque Populaire non il più grande multiscafo, ma solamente il più lungo, dato che l’albero è alto “solo” 45 metri quanto quello di Orange II, a partià di piano velico.
Il motivo per cui la barca è più lunga è dato dal fatto che deve supportare una stazza maggiore di ben 23 tonnellate, così da poter essere più robusta per affrontare i mari del sud. Sfruttando una maggiore inerzia potrà affrontare meglio il moto ondoso senza subire bruschi rallentamenti o ingavonate.
La misura della superficie velica è limitata da una regola del WSSRC, che vieta l’utilizzo di verricelli assistiti. Per adesso Pascal ed il suo team di Banque Populaire V hanno superato il record di traversata Atlantica superando sul filo di lana la barca di Franck Cammas.
L’altro obbiettivo, il trofeo Jules Verne, per adesso sembra ancora lontano e pieno di incertezze, visto che Groupama 3 è riuscito nell’impresa di partire, rompere la barca, rientrare in patria e ripartire nuovamente, mentre Pascal è ancora in preda ai dubbi sulla giusta finestra “meteo”da sfruttare. Per ora ha vinto il coraggio, lo spirito e la determinazione di Franck Cammas, vedremo come andrà a finire, ma certamente lo spettacolo non mancherà.
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