Come già segnalatovi nel mio post precedente il maxi trimarano Banque Populaire V di Pascal Bidégorry era in procinto di sfidare il record i traversata del Mediterraneo.
Sabato scorso, 15 maggio, il team francese ha impiegato poco più di 14 ore a percorrere le 477 miglia che separano Marsiglia da Cartagine, alla velocità media reale di circa 33 nodi. Con questo nuovo record, sono tre i primati conquistati da Banque Populaire in meno due anni, anche se manca quello più importante al palmares dello skipper Basco, quello del trofeo Jules Verne.
Dopo essere sceso nel mare nostrum per una serie di prove e test promozionali il più grande trimarano del mondo ha voluto distruggere il record stabilito giusto l’anno scorso dal rivale-amico Franck Cammas, così per avvisarlo che la sfida è solo rimandata e nell’autunno del 2010 sarà certamente al via del giro del mondo.
Questo equipaggio certamente non smette di stupire anche i critici più scettici sulle reali capacità del team Banque Populaire di poter aggiudicarsi tutti i record di velocità a vela esistenti, per cui è stato progettato e varato questo maxi mutiscafo.
In realtà il primo ad essersi stupido di questo nuovo primato è stato lo stesso Pascal che in una rente intervista alla stampa francese ha dichiarato:
Se mi avessero detto prima della partenza che avremmo battuto un record del Mediterraneo di quasi tre ore (per la precisione sono 2 ore, 47 minuti e 47 secondi in meno del primato precedente stabilito da Frank Cammas lo scorso anno) non ci avrei creduto. Certamente siamo stati aiutati dall’unione di mistral e tramontana, alla quale si è aggiunta una piccola depressione a Nord della Corsica, che ci ha permesso di navigare su un solo bordo, a parte una strambata appena dopo la partenza. Durante il percorso abbiamo persino toccato una punta di 45 nodi poco prima dell’arrivo, una velocità impressionante per il Mediterraneo
Certo che questa impresa promette bene per il futuro del team di Banque Populaire V che dopo una breve sosta durante l’estate, riprenderà gli allenamenti e la messa a punto dello scafo per il nuovo tentativo di record del giro del mondo, con tutte le carte in regola a quanto pare.
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