BarcaStop: la guida per girare il mondo gratis

di Redazione 1

Come si fa a navigare intorno al mondo in luoghi meravigliosi senza avere una barca di proprietà, senza noleggiarla e spendendo pochissimo? La risposta è una sola: fare barcastop! L’esperienza equivale a quella dell’autostoppista: solo che, al posto di un passaggio in macchina, si ha come mezzo una barca, sia a vela che a motore.

L’idea per questo post mi è venuta dopo aver letto il libro di Alberto di Stefano, “Il giro del mondo in barcastop”, edito da Feltrinelli. L’autore, un manager milanese di circa trent’anni, ha lasciato il lavoro per andare a girare il mondo in barca a vela.

Questo tipo di sogno non è difficile da attuarsi. A quanto pare, i porti sono pieni di barche che cercano equipaggio e che, per avere un aiuto in più a bordo, offrono passaggi per i mari. Ma ricordate, la regola del barcastoppista è quella di non fare dei piani ma di improvvisare!

La lettura di questo libro, oltre alla bellezza del racconto in sé, offre numerosi consigli per chi volesse intraprendere questa esperienza.

Indicazioni e siti per girare il mondo in barcastop

  • Iscriversi nei siti che raccolgono le offerte di chi cerca barca e di chi cerca equipaggio come: www.findacrew.net, www.velisti.it, www.armatori.net, www.cruiserlog.com;
  • Cercare un imbarco selezionando il paese in cui si vuole andare e il periodo di tempo disponibile (non è necessario dare una disponibilità lunghissima e non occorre essere dei super-campioni di vela per proporsi. Molti skipper cercano anche semplicemente dei compagni di viaggio);
  • Scegliere il luogo in cui è probabile trovare la possibilità dell’esperienza che si vuole fare: se si hanno solo tre settimane, bisogna stare in un’area abbastanza ristretta, come potrebbe essere quella del Mar Mediterraneo o, all’estero, quella del Mar dei Caraibi o della Polinesia. Il costo sarebbe solo quello del biglietto aereo. Con un anno a disposizione, si può pensare addirittura di circumnavigare il globo, o stando sulla stessa barca, o saltellando da una barca all’altra.

Selezione dei porti per girare il mondo in barcastop

  • Oceano Atlantico: porti di Gibilterra, di Las Palmas (Canarie), di Margarita (Venezuela), di Rio de Janeiro (Brasile);
  • Oceano Pacifico: porti di Panama, di Papeete (Polinesia francese), di Suva (Fiji), di Auckland (Nuova Zelanda);
  • Oceano Indiano: porti di Bali (Indonesia), di Durban (Sud Africa) e di Phuket (Thailandia).

E’ bene anche tenere d’occhio le varie regate d’altura che si tengono ogni anno come, ad esempio, la ARC (Atlantic Rally for Cruisers), a novembre (si tratta della traversata dell’Atlantico che parte da Las Palmas per arrivare ai Caraibi); oppure come la Transpac, a luglio (traversata del Pacifico da Los Angeles alle Hawaii di circa tre settimane).

Il costo di un’esperienza del genere varia a seconda del tempo e delle proprie esigenze; ma in ogni caso risulta bassissimo. E’ possibile spendere 8.000 Euro per un intero anno vedendo tutto il mondo. Direi che è ben poca cosa!

Commenti (1)

  1. A dir poco favoloso! Non pensavo potesse esistere una cosa del genere, grazie per la segnalazione, davvero molto utile per chi come me non ha ancora la possibilità di comprare una barca, ma ha il desiderio di imbarcarsi 😉

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