Come evitare situazioni drammatiche in barca, il disalberamento – parte seconda –

di Redazione Commenta

Barca disalberata

Continuo la mia serie di post con i consigli su come evitare situazioni, potenzialmente pericolose in barca, le quali se non previste possono causare eventi drammatici per l’incolumità delle persone imbarcate.

In barca vela una delle situazioni certamente peggiori, alle quali si può assistere, è il disalberamento, cioè quando l’albero di maestre o quello di mezzana rompono i loro supporti di ancoraggio e cadono rovinosamente sulla coperta o fuori bordo. In questo caso le conseguenze, come detto, possono essere anche drammatiche soprattutto se l’incidente avviene in condizioni di cattivo tempo o quanto si è intenti a manovrare con le vele.

Le cause principali del disalberamento possono essere sinteticamente riassunte in tre categorie: difetti strutturali delle manovre dormienti, mancanza di adeguata manutenzione sia delle sartie che dell’albero, eccessivo carico e sforzo generato sull’albero, durante la navigazione a vela, per errata regolazione.

Nel primo caso,quello più imponderabile, è difficile poter prevenire l’evento dato che i difetti dei manufatti sono difficilmente evidenziabili anche con la normale manutenzione. Sarebbe sempre opportuno dopo 10/15 anni di vita procedere ad una verifica con ultrasuoni di tutte le manovre correnti, soprattutto se la barca ha navigato parecchio ed in condizioni difficili.

Nel secondo caso invece una accurata manutenzione può scongiurare ogni rottura dato che si devono verificare ed eventualmente  sostituire le parti usurate come gli arridatoi, i tornichetti, le impiombature, i rivetti e le crocette  Il mio consiglio è quello di salire in testa d’albero almeno una volta ogni sei mesi cosi da verificare ce ci sono problemi in testa d’albero ed a livello delle crocette e poi pulire e lubrificare i rinvii delle drizze che generano usura e carico sull’albero stesso.

Regolare la corretta tensione delle sartie e del paterazzo, nonché la giusta curvatura di precarico dell’albero non è certamente una cosa semplice da eseguire soprattutto se non si ha dimestichezza con tabelle e numeri.

In questo caso è sempre bene verificare costantemente la curvatura dell’albero, controllando che non vi sia un “pompaggio” anomalo – movimento orizzontale troppo accentuato a metà albero – dello stesso ed in tal caso provvedere immediatamente alla regolazione tramite un rigger esperto.

Mi è capitato di assistere al disalberamento di uno sloop, con conseguente rottura dell’albero nelle mezzaria, perché era stato troppo tesato il paterazzo, con eccessivo precarico sulla testa, la quale ha ceduto non appena è stato issato il gennaker.

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