Cosa prevede il PNRR per il sistema marittimo e portuale italiano

di Gianni Commenta

PNRR Aicom

Come indica AICOM, nel fondo complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha introdotto una serie di fondi per il settore marittimo e portuale, rendendo questo comparto dell’economia italiana uno dei maggiori beneficiari delle nuove iniziative del Piano straordinario.

Scopriamo insieme quali sono le principali.

Rinnovo delle navi

Il Piano stanzia 800 milioni di euro fino al 2026 destinati al rinnovo delle flotte, compresa quella che si occupa dei collegamenti nello Stretto di Messina, e all’aumento della quantità di combustibili marini alternativi.

Accessibilità marittima

Per lo sviluppo dell’accessibilità marittima e della resilienza delle infrastrutture portuali ai cambiamenti climatici sono stati stanziati 1,470 miliardi di euro fino al 2026, con lo scopo di migliorare l’accessibilità marittima mediante rafforzamenti e consolidamenti su dighe, moli, banchine e consentendo l’adeguamento al crescente tonnellaggio delle imbarcazioni.

Capacità portuale

Per aumentare selettivamente la capacità portuale sono state assegnate risorse per 390 milioni di euro fino al 2025, stanziate per adeguare la capacità di alcuni porti in entrata dal lato mare e dal lato terra dei terminal, e la gestione delle merci. L’obiettivo di tali impieghi è quello di incrementare la capacità portuale sia mediante opere di dragaggio che con lo sviluppo di nuovi moli e/o piattaforme logistiche.

Cold ironing

Altri 700 milioni di euro sono stati stanziati per il c.d. cold ironing, l’elettrificazione delle banchine. L’investimento, dal 2022 al 2026, riguarda in particolar modo 34 porti, di cui 32 appartenenti alla rete TEN-T, e consiste nel realizzare un network di sistemi per fornire energia elettrica dalla riva alle navi durante le fasi di ormeggio, riducendo così al minimo l’uso dei motori ausiliari di bordo per l’autoproduzione della risorsa energetica necessaria.

Infine, alcuni interventi sono previsti per sostenere le attività portuali e il settore della navigazione finalizzati a compensare i danni dall’emergenza Covid-19.

 

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