Energia marina: nuova scoperta raddoppia l’efficienza

di Redazione Commenta

Grazie a una ricerca anglo-israeliana lo sfruttamento del moto ondoso quale energia rinnovabile apre le porte a nuovi scenari e si proietta tra le tecnologie verdi più all’avanguardia del momento.

Il sistema, chiamato in gergo tecnico cimoelettrico, è stato presentato dalla rivista scientifica specializzata Renewable Energy, una delle più autorevoli e accreditate del settore.

La collaborazione tra l’universita di Exeter e di Tel Aviv ha messo a punto dei particolari point absorber in grado di sfruttare la forza del moto ondoso prevedendo la violenza dell’onda successiva. Ed è proprio questo l’asso nella macchina di questa nuova tecnologia.

Molte delle problematiche legate a queste istallazioni è proprio l’imprevedibilità dell’ambiente marino e al danno che ne può consueguire. Questi point assorber “intelligenti” sono dunque programmati per resistere a qualsiasi condizione atmosferica.

Se fino a poco tempo fa l’energia marina era considerata anni luce di distanza dal solare ed eolica ora questa ricerca potrebbe segnare una svolta nel settore delle energie rinnovabili. Secondo la ricerca i point assorber sono in grado di ricavare il doppio dell’energia rispetto agli attuali impianti.

Pensate un attimo a una staffetta della fiorente ingegneria dei ponti con l’utilizzo di piattaforme mobili in grado di produrre energia ad alta efficienza. Lo sfruttamento dell’energia marina rispetto altre fonti rinnovabili ha bisogno di ingenti sovvenzioni e la costruzuione di un mega ponte (si stanno approntando diversi progetti faraonici come la Hong Kong – Pechino, Danimarca – Germania o sullo strtto di Bering) potrebbe essere un’occasione buona per l’istallazione dei point assorber.

Come ha spiegato dott. Guang Li dell’Università di Exeter:

La nostra ricerca potrebbe far fare grandi passi in avanti al progresso dell’energia marina rinnovabile. Ci sono significativi benefici nell’energia delle onde ma il progresso di questa tecnologia si è dimostrato difficile. Questo è un grande passo in avanti e potrebbe fare sì che l’energia del moto ondoso giochi un ruolo significativo nella fornitura dell’energia che usiamo.

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