Francis Drake, il Corsaro di sua maestà

di Redazione Commenta

Francis Drake
Le storie della marineria mi hanno sempre affascinato, soprattutto quelle che riguardavano pirati, corsari e bucanieri. La maggior parte dei racconti e delle narrazioni, anche di noti romanzi, erano frutto per lo più di leggende inventate, ma nella realtà alcuni pirati o meglio corsari  sono esistiti d’avvero.

Francis Drake, nato nel Devon, all’incirca verso il 1540 era non solo una abile predatore di vascelli altrui, soprattutto spagnoli, ma anche un abile ingegnere, uomo politico, esploratore e capace di circumnavigare il globo con la sua barca Golden HInd.

L’abilità di Francis Drake nel portare a termine le sue imprese era tale che ottenne anche i favori della Regina Elisabetta I che lo nominò addirittura Sir. Dopo la scoperta dell’America la Spagna aveva iniziato ad estendere i suoi domini in tutto il nuovo mondo, inviando in patria galeoni pieni di tesori ed oro da far impallidire tutte le corone europee.

La pirateria, seppur da tutti deprecata, divenne per gli altri stati europei che non avevano sbocchi nel nuovo mondo un modo per contrastare l’ingente flusso di ricchezze che arrivavano dai paesi del Centro e Sud America. 

Secondo una legge del mare i pirati che possedevano una credenziale di uno stato riconosciuto, potevano praticare la cosiddetta guerra di “corsa” e quindi se catturati non potevano essere impiccati, ma considerati a tutti gli effetti soldati anche seppur mercenari.

Francis Drake, dopo aver compiuto il periplo del globo passando per lo stretto dei Maeggellano, scopri il passaggio più a sud, lo scoglio che oggi viene chiamato Capo Horn, inoltre nelle sue scorribande si dice che arrivò  per primo alle isole Falkland, al largo delle coste argentine, che lasciò  visto che le considerava solo degli scogli senza valore.

Tra le sue mirabili imprese vi sono anche l’assalto a Santo Domingo, che essendo super fortificata e protetta dal mare, venne espugnata dai soldati di Drake via terra che marciarono per giorni tra siepi inestricabili di cactus, così da sorprendere la guarnigione spagnola convinta dell’impossibilità di una tale impresa.

Tuttavia la più grande impresa di Francis Drake su quella di distruggere l’Invincibile Armada che Il re Filippo di Spagna, fervente cattolico, aveva messo in mare per spodestare sua cugina Elisabetta considerata un’eretica, perché si era convertita alla chiesa anglicana.

Il 29 giugno del 1588 Drake, nominato vice ammiraglio, si scontrò con oltre 500 navi che erano arrivate dalla Spagna, ma che senza ben conoscere le maree e i venti del canale della manica finirono per ammassarsi l’una accanto all’altra nei pressi di Gravelines, così da essere facile preda delle navi incendiare che Francis Drake aveva preparato appositamente e che sgominarono l’intera flotta Spagnola.

Da quel momento in poi nessuno mai riuscì a sbarcare sull’isola della Gran Bretagna, che così venne considerata inespugnabile dagli stessi sudditi osannanti nei confronti del miracolo messo in atto dallo loro invincibile regina Elisabetta.

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