Generatori di corrente, l’importante è consumare

di Redazione Commenta

Onan 9 kw

Oramai sulle barche, come nelle proprie abitazioni, sono presenti tutti gli accessori, o meglio elettrodomestici di uso più comune – condizionatore, lavastoviglie, forno a microonde, lavatrice, televisore, congelatore, frigo, impianto stereo – quasi a voler riprodurre la sensazione di non poter abbandonare mai la propria dimora, neanche in crociera.

Personalmente, non essendo un super purista della vela, non disdegno la presenza di tali confort a bordo, anche se posso navigare benissimo privandomene. Certo se dovessi scegliere di vivere per lunghi periodi in giro per oceani, credo che anch’io farei installare sulla mia barca qualche gadget di quelli nominati in precedenza.Ovviamente ogni apparato, che funziona ad elettricità, ha il problema di assorbire corrente e potenza ed in mare, non essendoci  la possibilità di collegarsi alla rete distributiva di “mamma” Terna, è d’obbligo utilizzare il gruppo elettrogeno, senza il quale quasi nessun elettrodomestico potrebbe funzionare.

Infatti , anche se gli accumulatori di bordo svolgono la loro funzione egregiamente, lavorando ad una tensione di 12 volt non possono certo fornire quella potenza sufficiente per poter far “girare” una lavatrice od una lavastoviglie che assorbe mediamente 1,5/2  Kw ora. Se poi in barca, come mi è capitato di vedere, ci sono armatori e “marinai” che vogliono fare il bucato mentre gira la lavapiatti e la loro figlia è intenta ad asciugarsi  i capelli col phon, beh allora neanche un fulmine che colpisse la barca in quel momento, potrebbe garantire sufficiente potenza elettrica per non far andare in tilt il sistema sovraccaricato.

Quando ciò accade, gli armatori, stanchi di non poter consumare tutta la potenza che desiderano, decidono allora di sostituire il generatore installato con uno più potente, pensando così che la maggior potenza possa essere la panacea di ogni assorbimento energetico ancorché esagerato.

Nella realtà non è così. Gli impianti di bordo sono studiati e progettati per essere conformi alle normative in vigore e quindi la potenza calcolata per il gruppo elettrogeno è quella massima che il cablaggio elettrico può supportare, pena il surriscaldamento anomalo dello stesso. In sostanza tutte le utenze di bordo sono collegate alle fonti energetiche mediante cavi elettrici che possono trasportare una quantità d’energia in base alla loro sezione, pertanto anche se raddoppia la potenza immessa nell’impianto dal gruppo elettrogeno, più di tanto i cavi non potrebbero supportare.

E’ molto importante comprendere che in barca si deve attuare il cosiddetto “bilancio energetico” che ci permette di utilizzare gli strumenti di bordo e le apparecchiature elettriche secondo uno schema preciso, per cui ogni elemento è studiato e dimensionato per quella funzione, al fine di contenere il più possibile ogni spreco di consumo energetico, anche se vi è un gruppo elettrogeno a bordo.

Purtroppo di veri marinai ed appassionati di barche,  ce ne sono sempre di meno in giro per cale e baie. Al contrario la massa  è composta,  per la maggior parte, da proprietari di “case galleggianti”, con sembianze di barche, che optano per un super utilizzo e spreco della corrente, tanto c’è il generatore a bordo, magari uno di marca Onan, affidabile, parco e molto silenzioso, certamente il massimo della categoria.

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