Groupama 3, riprova la sfida al trofeo Jules Verne

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Goupama 3 depart_ouessant

Ieri alle 13, 55’ e 53’’ ora GMT, il trimarano Groupama 3 ha tagliato la linea di partenza davanti al faro di Créac’h posrto sull’isola di Ouessant. Franck Cammas e i suoi nove membri dell’equipaggio si sono lanciati a più di 25 nodi con il favore di una piccola brezza dal settore Nord dietro una massa piovosa.

Mentre il rivale Pascal Bidégorry resta ancora preso dall’analisi tattica e da molti dubbi che stanno logorando l’equipaggio ed i nervi dello skipper, il più coraggioso Franck lancia la sua sfida con un tentativo  che inizia sotto l’auspicio di condizioni meteorologiche in netto miglioramento ed incoraggianti per il prosieguo.

Per battere il precedente record di circumnavigazione del globo, il trimarano di Franck dovrà tagliare la linea del traguardo prima del 23 marzo alle ore 06, 14’ e 57’’, tempo limite stabilito dal precedente vincitore del titolo. In effetti Groupama 3 deve terminare il suo tentativo di percorrere le oltre 21000 miglia del percorso in meno di 50 giorni, 16 ore e 20 minuti, primato oggi detenuto da Bruno Peyron nel lontano 2005.

Franck Cammas ed i suoi uomini si sono lanciati dunque in questo tentativo per la terza volta con una forte incertezza rispetto ai primi due, ma ugualmente difficile in termini di tempo per i passaggi chiave di Cap Finisterre, in Spagna, ed al largo delle Canarie.

Le rotte ideali impongono da 5 ai 6 giorni massimo per raggiungere e superare la calme equatoriali. Tempo sufficiente per avere un buon margine di manovra e di scelta della nuova rotta per i mari del sud, dove le latitudini dei 40 ruggenti iniziano a far sentire la propria forza. 

La fase più incerta è proprio il passaggio del capo di Finisterre dato che l’apertura del fronte meteorologico è molto stretta, meno di tre ore dopo l’elaborazione del  modello meteorologico si sono lanciati dietro un fronte freddo poco attivo e piovoso.

Domani mattina l’equipaggio di Groupama 3 saprà se il tempo delle previsioni è stato rispettato, ma una volta superata questa incertezza il gigantesco trimarano potrà spiegare tutte le sue vele e avvantaggiarsi di una rotta molto simile all’ortodromica ideale, così da sfruttare un vantaggio innegabile in termini di tempo e percorrenza di miglia. 

Facciamo personalmente i nostri auguri di buon vento al trimarano di Franck Cammas, sperando che le sue previsioni siano esatte che nessun incidente possa inficiare la regolarità di questa sfida, che se risulterà vincente premierà più il coraggio ed il cuore che l’analisi tecnica. Questo è lo spirito giusto per la vela anche se i meteorologici non saranno del tutto d’accordo.

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