Hydro Tec toglie i veli a Vanguard

di Gtuzzi Commenta

Diamo uno sguardo al nuovo e meraviglioso progetto di Hydro Tec. Stiamo facendo riferimento a Vanguard, un bellissimo e imponente explorer yacht che si caratterizza per una lunghezza che arriva a toccare addirittura i 65 metri. Vanguard si può considerare alla perfezione come la rappresentazione ideale delle intenzioni dello studio Hydro Tec, che punta tutto su tecnologie e soluzioni innovative, anche dal punto di vista del design.

vanguard yacht

Questo spettacolare yacht di lusso è stato svelato nel corso dell’edizione numero 32 del Monaco Yacht Show. Un nuovissimo progetto che fa parte della gamma explorer yacht. Vanguard, il cui nome è un chiaro riferimento all’avanguardia, ha una struttura che trae, ed è facile da notarlo, ispirazione dalla tradizione della Marina del Regno Unito. Il motivo è che quantomeno una tra le varie navi da guerra della regina poteva contare su una denominazione del genere.

Come è stato svelato nel corso di un’interessante intervista anche da parte di Sergio Cutolo, ovvero il numero uno, nonché fondatore, di Hydro Tec, quando si parla di Explorer, si fa riferimento a un concetto in piena fase evolutiva. È proprio questo scenario mutevole che caratterizza questo tipo di imbarcazione ad aver stimolato Hydro Tec nella realizzazione di un solo progetto che potesse racchiudere un po’ tutte le esperienze che hanno caratterizzato i primi 25 anni di attività.

Al giorno d’oggi, la realizzazione di un megayacht passa inevitabilmente dallo sviluppo di una serie di ambienti interni in cui va sempre rispettata l’omogeneità, oltre che l’importanza di una comunicazione diretta con gli ambienti esterni. Non solo, dal momento che le varie zone esterne devono essere facilmente convertibili, in maniera tale da poterle sfruttare anche quando il clima è piuttosto rigido.

Vanguard è stato realizzato a partire da una piattaforma dislocante, che si caratterizza per un’importanza larghezza e che va in qualche modo a modificare la posizione verticale dei differenti ponti. In questo modo, l’effetto finale realizzato è quello di un below deck, che rimane decisamente più in alto in confronto alla linea di galleggiamento quando l’imbarcazione viaggia a pieno carico.

Da notare come l’area prodiera del ponte inferiore, invece, si caratterizza per ospitare le cabine dell’equipaggio, con la connessa cookhouse. Il ponte principale, invece, è deputato ad ospitare i tender e rimane del tutto coperto. La presenza di appositi carroponti e porte laterali, inoltre, permette il movimento di tante imbarcazioni dalle dimensioni più contenute, oltre che dei vari sistemi presenti a bordo.

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