ROlex Sydeny.Hobart 2

Sarà per il fatto che non ho mai amato le regate in circuito, sia quelle a bastone che a triangolo, anche quando regatavo sul mio super 470, ma oggi certamente non potrei partecipare più a questo tipo di competizioni.

L’ultima volta che mi sono messo in mente di fare una regata di questo tipo, dopo solo due ore la noia aveva pervaso tutto il mio equipaggio, per non parlare della fatica di far correre un cabinato tra delle inutili boe.

Non me ne vogliamo i pur bravi regatanti che partecipano ai vari campionati invernali, dove la sfida e la competizione sono di primissimo livello, ma oggi io preferisco indubbiamente una bella regata offshore.

Sarà perché per me navigare oggi, significa macinare più miglia possibile inseguendo il mito dei vari Tabarlay di casa nostra, sta di fatto che se non vedo sparire la costa dietro la poppa della mia barca per me questa non è regata.

Per questo motivo, se siete possessori di una barca dai 10 metri ai 18, 3, e  con zattera autogonfiabile a bordo, potreste partecipare al primo Campionato Italiano offshore.

Il calendario parte dal 18 aprile con la “Roma per tutti” una vera classica delle regate d’altura con più di 500 miglia di percorso. Poi è il turno il 20 maggio della “151 miglia Marina di Pisa- Punta Ala”, un vero e proprio slalom del Tirreno, con una prima boa a Livorno, per poi girare attorno allo scoglio della Giraglia e da qui passare l’Elba, le Formiche di Grosseto, doppiare l’isolotto della Troia ed arrivare sino a Punta Ala.

Non male come aperitivo per le più impegnative e famose regate d’altura quali: Palermo – Monte Carlo; Brindisi – Corfù, Rolex Giraglia, Pescara Tremiti Pescara.

Per concorrere al titolo di Campione d’Italia Offshore non è necessario partecipare a tutte le regate dato che il punteggio verrà calcolato sui tre migliori piazzamenti, pertanto anche il costo del campionato è assai ridotto ed alla portata di molti armatori e skipper anche quelli meno esperti, ma che cercano il sapore di una competizione autentica ed emozionante dove oltre alla bravura tecnica prevale la strategia di gara e la scelta della rotta migliore.

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