Manovra Monti, come modifichereste la tassa sulle barche?

di Redazione 2

Sperare che la tassa di stazionamento sulle barche possa essere “cancellata”, è forse un’illusione, ma che venga modificata in modo che risulti meno iniqua prima che entri in vigore (1° maggio 2012), probabilmente, è l’unica soluzione davvero auspicabile. Come? Qualche idea, noi di Yacht e Vela, ce l’avremmo! Se siete curiosi, leggete le nostre proposte.

Modifiche per la tassa sulle barche

Vetustà dell’imbarcazione: la prima modifica da fare, che renderebbe la tassa di stazionamento sicuramente più equa, riguarda il recupero del concetto di vetustà. La Francia, in questo senso, docet, dove sono previste delle riduzioni per vetustà dell’imbarcazione sia a vela che a motore. La tassa, così com’è stata concepita, infatti, non considera il valore reale del bene, che non è minimamente paragonabile ad una seconda casa o un camper, senza considerare che non permette, ai possessori di scafi con un reddito basso di poterla mantenere. Sull’esempio francese, si potrebbe immaginare di inserire lo sconto sulla tassa in base all’anno di costruzione:

  • 33 % per le barche da 10 a 20 anni
  • 55 % per le barche da 20 a 25 anni
  • 80 % per le barche di più di 25 anni

Lunghezza della barca: un’altra modifica, che, come abbiamo dedotto anche dai commenti ai nostri post, sarebbe utile apportare riguarda la lunghezza della barca. Nel decreto legge, infatti, si considera come parametro di valutazione la lunghezza fuori tutto. Sarebbe più utile, invece, come accade ancora una volta in Francia, calcolare la lunghezza dello scafo.

Tassa sulle barche straniere: questo, è sicuramente un altro tassello del decreto legge non poco criticato, e aggiungerei, a buon diritto poiché rischia di danneggiare seriamente il turismo nautico. Pensare di estendere la nostra tassa a tutte le barche che battono bandiera straniera e che navigano nelle nostre acque, non solo è incostituzionale, ma come prevedibile, farà letteralmente scappare a gambe levate dai nostri porti le barche straniere, che in alcuni casi pagano già la tassa sulle barche nel loro paese.

Commenti (2)

  1. L’impressione è che sia piu’ una tassa ideologica che una tassa per fare cassa,bastava aumentare il costo delle concessioni e cosi sarebbero stati tutti a pagare anche chi possiede una barca di 10 mt che costa piu di 200.000 ruro rispetto ad un diportista che possiede una barca di 11 mt di 25 anni di eta che vale 30 000 euro

    1. Mi trovi d’accordo, una barca da 10 mt, ma che costa più di 200 mila euro non può essere paragonata minimamente ad una anche di 11 mt, ma con la sua veneranda età di 25 anni e che ha un valore, nettamente inferiore. era quello che diceva Soldini un po’ di tempo fa.

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