MAS 28, ieri “WAR” oggi “FUN”.

di Redazione Commenta

Negli anni precedenti allo scoppio della “Grande Guerra”, la Regia Marina Militare italiana  costituì un gruppo di truppe speciali dotati di mezzi siluranti: i cosiddetti MAS. L’acronimo MAS sta per motoscafo armato silurante. Infatti questi piccole barche a motore, della lunghezza non superiore ai 10 metri, erano dotate di due siluri che venivano lanciati contro le grandi navi sfruttando la sorpresa e la velocità.

I MAS potevano raggiungere anche i 40 nodi e come un  branco di lupi navigavano di notte sino ai porti e rade dove erano ancorate le navi da guerra nemiche, per poi sfruttare l’effetto sorpresa e attaccare con il favore della luce.

Tra i nomi celebri che poteva contare questo corpo d’elite vi fu quello del vate Grabiele D’Annunzio, che era membro dell’equipaggio dei tre MAS che effettuarono la Beffa di Buccari.

Il poeta  ebbe sempre una particolare simpatia per il nascente gruppo degli incursori della Marina e la sua influenza a livello politico gli consentì di propugnarne a più riprese il potenziamento.

Lo sviluppo dal punto di vista tecnico dei MAS è da attribuire all’allora capo di Stato Maggiore della Marina Paolo Emilio Thaon di Revel, che intuì subito il loro potenziale offensivo. Al momento dell’armistizio di Villa Giusti le industrie italiane avevano dato alla luce 419 MAS, dei quali 244 entrarono in servizio prima dell’ottobre 1918.

Oggi un azienda comasca ripropone queste barche in versione civile. La MAS, infatti,  è un cantiere che produce scafi da diporto con caratteristi e peculiarità a livello artigianale.

Tolti i siluri i moderni MAS sono la massima espressione dell’eleganza e del lusso, capaci di entusiasmare anche il più scettico degli armatori. Dai modelli da guerra, riprendono le forme. La carena ha una prua a cuneo pronunciato che però resta bassa sull’acqua avendo le murate dal bordo libero contenuto. Le linee di dello scafo e della coperta degradano dolcemente verso poppa, arrivando a disegnare la tipica bombatura delle barche anni 20.

Il MAS 28 elegance è studiato per essere funzionale e divertente da guidare anche per i neofiti delle barche a motore. Ogni dettaglio è curato nei minimi particolari, dagli acciai alle rifiniture in lego pregiato. Gli interni, in rovere massello sbiancato, sono completamente rifiniti in alcantara e dotati di confort come WC, lavandino e frigo, per assecondare l’esigenze dell’armatore durante le brevi navigazioni a cui è destinato.

Per la motorizzazione del MAS 28 si può optare per una serie di propulsori che vanno: dai Mercuiser da 320 e 465 hp, allo Steyr diesel da 280 hp. Con il motore più potente questo MAS 28 può sfiorare i 50 nodi/ora di velocità, ponendolo certamente tra i day cruiser a motore più veloci sul mercato, al pari dei sui antesignani da guerra.

Certamente una barca ben realizzata ed ottimamente rifinita che piacerà soprattutto agli amanti degli scafi sportivi e dal design moderno ma con l’impostazione classica di un tempo, così da poter sfruttare il mare in tutta libertà e godersi il puro divertimento che una barca a motore sa dare, alla faccia di chi ama ed osanna la “guerra”.

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