Pan Pan Medico a Bordo, il libro di Verna

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Ieri 2 dicembre è stato presentato presso la sede dell’Orza Minore di Monza, il libro di Umberto Verna “Pan Pan Medico a Bordo“. L’autore è un noto istruttore di vela professionista, che da anni si occupa di sicurezza in mare.

Il libro nasce con l’obbiettivo di fornire un manuale pratico e di facile consultazione per gestire quelle piccole o grandi emergenze, di carattere sanitario, che possono accadere durante una crociera od una semplice uscita in barca.

Più che difficili nozioni medico scientifiche o procedure di primo soccorso, che pure sono riportate, il testo delinea dei sistemi operativi per poter interagire con i centri medici di assistenza in mare o con il contatto del servizio medico a terra, tramite Vhf, telefoni satellitari o cellulari 

PAN PAN medico a bordo  è ben strutturato con un pratico sommario multitasking che permette un rapido accesso  alle schede sinottiche suddivise in tre colori diversi: rosso per un intervento immediato, giallo per le problematiche da curare e monitorare e verde per tutto ciò che riguarda la disinfezione e la medicazione e soprattutto l’osservazione del problema e relativa comunicazione a terra.

Inoltre la struttura, in polipropilene impermeabile, e la foggia di semplice manipolazione  garantiscono una facile consultazione, anche con una sola mano, magari durante la conversazione con il centro medico di assistenza il quale , per prestare la propria attività, deve interloquire con un interlocutore che almeno possa porre domande corrette.

Come spiegava lo steso autore, durante la serata di presentazione, il volume nasce dall’esigenza di fornire allo skipper, sia esso professionista, che diportista puro, un valido aiuto per poter capire e gestire le situazioni di carattere medico in barca, sia dal semplice mal di mare, che alle situazioni drammatiche, senza mai dimenticare però, che nessun skipper può sostituire la professionalità di un medico di pronto soccorso.

Il libro, Pan Pan medico a bordo, è stato realizzato con il patrocinio e la collaborazione di importanti enti quali: la Cattedra di Medicina del Mare, il CIRM, il centro studi ‘I ragazzi del Parsifal’, ErgoProject, Safety world  e approvato da Guardia Costiera, Lega Navale, FIV e UCINA.

Insomma una bella iniziativa ed una piacevole serata, a dimostrazione che l’Orza Minore si conferma sempre più punto di riferimento delle scuole veliche italiane, offrendo nuovi strumenti didattici ed opportunità di apprendimento moderne ed efficaci e non le solite agenzie che dopo due giorni ti garantiscono la “patente nautica” che, a  mio parere, ti può solo servire d’appendere al muro.

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