Nanotecnologie, la rivoluzione della nautica.

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La tecnica costruttiva di molti materiali per uso nautico applicata all’utilizzo della nanoteconolgie si sta diffondendo in molti settori che vanno dal rigging alle vernici antivegetative. Questa scienza che si occupa del controllo della materia a livello molecolare influenzeranno la produzione dei materiali nel prossimo futuro.

In molte aziende, note a livello internazionale, la sperimentazione dell’uso delle nanoparticelle viene fatta da alcuni anni ed i risultati sono per alcuni versi sorprendenti. La neozelandese Southern  Spars, che realizza alberi in carbonio ed attrezzature di coperta, sta mettendo appunto nuovi prodotti che dovrebbero migliorare le prestazioni.

I benefici dovrebbero essere soprattutto in termini di minor peso e una maggiore resistenza sia alle forze di torsione, compressione che all’usura ed alla trazione. Inoltre questi materiali trattati con nanoparicelle dovrebbero resistere meglio all’azione dei raggi UV od all’aggressione della salsedine.   

Molte barche come il Melges 20 ed il monotipo francese l’M 34, sono già armate con componenti ed accessori realizzati con queste nuove strutture molecolari rinforzate. Nelle settore delle vernici, ad esempio, già da alcuni anni vengono sperimentati prodotti con questi nuovi componenti.

Il maggiore vantaggio dell’uso della nanoparticelle, nel settore delle vernici, è quello di realizzare una superficie liscia a livello microscopico e quindi molto meno resistente alla forza d’attrito dell’acqua.

L’uso delle nanoparticelle nella antivegetative permette di eliminare l’uso dei biocidi e quindi di risolvere alcuni problemi di inquinamento e rilascio di particelle nocive anche per l’ambiente.

Recentemente un gruppo di ricercatori tedeschi a sviluppato una speciale vernice che riproduce le  pelle dello squalo che riduce l’attrito sull’acqua di oltre il 5%, così da poter aumentare le performance dello scafo.

Sembra proprio che questo sia il futuro della nautica da diporto anche se poi nella realtà alcune applicazioni di questi prodotti non proprio hanno avuto i risultati sperati e promessi. Una ditta italiana, che promette di far diventare come nuove le vostre barche, in alcuni casi, ha avuto dei grossi problemi con alcuni scafi di colore blu di noti cantieri francesi. Forse saranno stati problemi di gioventù o sfortunati casi, sta di fatto che non sempre i sette “nani” possono far risorgere “Biancaneve” .

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