Navigare con le maree – parte seconda –

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Nel precedente post avevamo sottolineato gli aspetti tecnici di come si calcola l’altezza della marea in rapporto ad una carta nautica e come devono essere calcolati i flussi di marea durante l’arco della giornata, al fine di permettere, a chi non conosce molto la navigazione in luoghi soggetti a maree, di poter facilmente apprendere dei sistemi sicuri per poter attraccare in un qualsiasi porto oceanico.

C’è da dire che l’onda di marea, per sua natura, è un moto periodico costituito da ampie masse d’acqua, presente soprattutto negli oceani, nei mari e ni grandissimi laghi continentali.

L’ampiezza del flusso del livello alta e di bassa marea può variare anche di 10-15 metri con frequenza giornaliera o frazione di giorno ed è dovuto all’interagire di due principali fattori : a) l’attrazione gravitazionale esercitata sulla Terra dagli altri corpi celesti come la Luna – mentre quella degli altri pianeti può essere considerata trascurabile – ; b) la forza centrifuga dovuta alla rotazione del sistema Terra-Luna intorno al proprio centro di massa.

Oltre all’azione dei corpi celesti e della gravitazione l’altezza dell’onda di marea e la sua frequenza possono dipendere anche da tipiche condizioni morfologiche dei luoghi, dove esse si manifestano, o da cause connesse alle condizioni meteo marine.

Inoltre le maree possono avere un effetto significante anche sul livello dei fiumi che sfociano nel mare, ne è un tipico esempio il Tamigi che in certi periodi dell’anno e con particolari condizioni di mare, può alzarsi anche di parecchi metri anche a distanza di 50- 60 km dalla sua foce.

In altri casi vi sono dei litorali, dello stesso mare o oceano, che non conoscono maree di rilievo mentre su altre coste anche prossime a questi, le maree possono avere ampiezza di molto superiore a dieci metri.
Come si diceva poco sopra l’ampiezza effettiva del livello del mare dipende inoltre da fenomeni meteorologici per nulla legati alle maree, ma che ne esaltano gli effetti.

In particolare si tratta degli effetti del vento che quando soffia verso la costa innalza il livello del mare sui litorali, mentre quando vi è vento da terra verso il largo abbassa il livello presso i litorali. Tutti questi fattori devono essere tenuti in debito conto quando si naviga nei presi di fondali influenzati dal livello delle maree dato che in certi casi, anche se si  è convinti che vi sia fondo sotto la nostra carena, è possibile invece sbagliare i calcoli e quindi trovarsi improvvisamente incagliati.

Se per esempio un comandate che deve entrare in un porto soggetto a maree calcola solo il livello del mare controllando l’ora e le tavole delle maree, ma non considera l’effetto del vento può capitare di trovasi in un punto con poca acqua e quindi dover aspettare prima di entrare in porto. Considerate che un vento di 15-20 nodi che soffia da terra verso il largo può abbassare l’onda di marea anche di 0, 5-1 metri, mentre la stessa intensità può innalzare il livello anche 1-2 metri, falsando così tutti i calcoli.

Nel Mare del Nord, ad esempio, le maree sono causate dall’onda di marea proveniente dal Nord Atlantico e siccome il Mare del Nord è troppo piccolo e troppo poco profondo, per disporre di una propria marea consistente, il flusso si alterna in un ciclo di 12,5 ore. L’ondata di marea lungo le coste della Scozia, che scorre in senso anti-orario lungo la costa inglese, raggiunge la costa tedesca circa 12 ore dopo. In questo mare l’ampiezza della marea massima si riscontra sulla costa inglese nel punto chiamato The Wash, dove il picco può raggiungere anche i 7 metri.

Contrariamente a quanto si potrebbe supporre, visto l’influenza della forza centrifuga sulle maree, all’equatore il livello della marea non è cosi significativo a causa dei flussi oceanici e climatici che interessano le altre pressioni equatoriali. Al contrario, i luoghi al mondo dove si trovano livelli maree record sono: Baia di Fundy, in Canada con circa 20 metri, Porto Gallegos nella Patagonia argentina con circa 18 metri, la baia di Fitzroy in Australia con 14 metri registrati.

In Europa I massimi livelli di marea si registrano nel canale della manica sia sulle coste inglesi, come a Portishead con 16 metri, sia sulla coste francesi della Bretagna, dove spiccano i 14 metri di Saint-Malo, non molto distante alla famosa isola di Mont Saint-Michel, che durante la bassa marea è raggiungibile via terra, mentre quando c’è alta marea si trasforma in una vera e propria isola.

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