Renzo Piano e la nuova zattera ibrida da 24 metri in legno

di Gtuzzi Commenta

Il ben noto architetto genovese è il grande protagonista di uno yacht che ha tutto quello che serve per apportare una vera e propria rivoluzione nel settore degli yacht. In pochi sanno che Renzo Piano, nato a Genova, ha la vela nel cuore, amando fin da quando era solo un bambino il mare e tutto ciò che lo riguarda.

zattera 24m renzo piano

Da una sua idea, che è stata portata avanti in compagnia del collega di origini norvegesi Olav Selvaag, verrà sviluppato un motoryacht. Si tratta di un’imbarcazione completamente particolare e curioso, che è stato ribattezzato Zattera 24m. Tra le principali caratteristica di questa imbarcazione che è stata definita dislocante, troviamo il fatto di avere una lunghezza che si aggira intorno a 24 metri, con una larghezza da ben 7,20 metri, con delle forme che ricordano da molto vicino quelle di una zattera.

Lo scopo principale di questa imbarcazione è ovviamente quello di fare in modo che i vari ospiti dell’imbarcazione possano godere di spazi decisamente pratici e comodi da sfruttare, senza contare il fatto che si tratta di una zattera con tanto di motorizzazione ibrida, con una particolare attenzione quindi alla questione del rispetto ambientale e della riduzione dei consumi.

Questa particolarissima imbarcazione è stata ideata e progettata con uno scopo ben preciso, ovvero come soluzione ideale per tutti coloro che trascorrono tantissimo tempo in rada. Tra le peculiarità che più saltano all’occhio troviamo senz’altro quella di garantire un abbassamento incredibile, raggiungere livelli minimi di impatto acustico, sull’ambiente, riducendo notevolmente al contempo anche i vari consumi.

Una delle filosofie progettuali che hanno trainato questo particolare progetto è senz’altro quella di seguire il suono del mare navigando con lentezza. Zattera 24m, quindi, presenta un design che si confà di linee particolarmente semplice e che non risultano mai essere eccessivamente aggressive in relazione allo scafo.

Proprio per questa ragione, è facile mettere in evidenza la decisione di puntare su un dispositivo di motorizzazione ibrida, come quello messo a disposizione da Siemens Energy. Si tratta di una scelta fondamentale con l’obiettivo di limitare il più possibile le emissioni in atmosfera. Renzo Piano e il suo team hanno posto la massima cura progettuale nei confronti di ogni dettaglio. È chiaro che uno degli obiettivi è stato anche quello di rimuovere il più possibile le vibrazioni, così come l’impatto acustico su tutto l’ambiente circostante. Nello specifico, tale obiettivo è stato raggiunto nel corso della navigazione optando per la modalità denominata pura elettrica, resa possibile grazie alla presenza di batterie agli ioni di litio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>