Rolex Sydney Hobart 2014, partita la regata degli impavidi

di Redazione Commenta

Rolex Sydney Hobart 2014 è la regata degli impavidi. Una competizione che sulla carta sembra e facile ma con moltissimi punti pericolosi da affrontare e per avere una conferma di quanto diciamo basta ripercorrere l’edizione del 1998 dove una tempesta decimò gli equipaggi in gara. Ecco una narrazione storica interessante. 

Se andassimo ad analizzare i numeri della regata che da Sydney conduce da settanta anni gli impavidi velisti verso l’isola Hobart della Tasmania, saremmo subito impressionati. Quest’anno, ad esempio, hanno preso il via alla regata che attira tantissimi concorrenti e spettatori nell’emisfero australe ben 117 barche, 5 maxi da regata, chiamate tutte a percorrere 628 miglia.

Il percorso classico prevede la partenza dalla baia di Sydney per arrivare poi alla piccola isola della Tasmania, Hobart. Il percorso, almeno sulla carta sembra corto e facile ma non è così e basta pensare allo stretto di Bass per iniziare a tremare. Nel 1998 per esempio, una tempesta di grandi dimensioni si è abbattuta sui concorrenti decimando la flotta.

Alla fine della perturbazione si contavano 71 barche su 115 ritirate, 56 velisti che erano stati recuperati, 7 scafi abbandonati, 5 affondati e un macabro bilancio di 6 persone morte. La nautica da diporto ha scritto una pagina tragica della sua storia e chi partecipò a quella edizione della Rolex Sydney Hobart  ringrazia oggi di essere ancora vivo per raccontare l’incubo.

Non è un caso che gli organizzatori della Regata da quell’anno in poi hanno imposto maggiori restrizioni in termini di sicurezza. Adesso un team che si iscriva a questa regata con la R maiuscola, deve avere il 50% dell’equipaggio che ha partecipato ad un corso di sopravvivenza in mare. Anche le barche sono sottoposte a controlli strutturali più stingenti.

 

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