Rolex Sydney-Hobart, i “duri” di Wild Oats al comando

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Partita il 26 dicembre, dalla splendida baia di Sydney, l’edizione 2010 della mitica Sydney-Hobart si presenta come una delle regate più difficili mai corse nell’ultimo decennio. Forse non ci saranno le stesse drammatiche condizioni meteo marine del 1998, edizione nella quale morirono 6 marinai ed oltre 50 barche furono costrette al ritiro, però le notizie che giungono dal campo di gara non sono confortanti.

In questo momento , in testa alla flotta della Rolex Sydney-Hobart, si trova  l´equipaggio del maxi  Wild Oats XI che avvantaggiandosi si dalla partenza sugli avversari sta incontrando un tempo leggermente migliore rispetto a quello previsto dai metereologi.

Sfortunatamente dietro ai “duri” di Wild Oats il vento è ancora molto forte e sta provocando una sequela impressionante di ritiri, ma per ora nessuna notizia drammatica è giunta alle redazioni.

Tra quelli che hanno deciso di lasciare la competizione troviamo: Lo Jutson 79, Brindabella che ha vinto la Sydney-Hobart nel 1997 in tempo reale, il DK46 Exile ha segnalato danni così come il Peterson 44 Bacardi che ha disalberato a 35 miglia dalle coste del Nuovo Galles del Sud e probabilmente è già fuori gara.

Il maxi da 100 piedi Wild Oats XI ieri sera si trovava nel bel mezzo dello stretto di Bass, a circa 258 miglia dall’arrivo, previsto per la sera di martedì -ora di Hobart -.  Dall’ultimo rilevamento in tempo reale, il maxi yacht, ha ora un vantaggio di oltre quaranta di miglia sul diretto inseguitore lo scafo inglese di Investec Loyal, che difficilmente riuscirà a recuperare lo svantaggio, a meno di clamorosi imprevisti ai leader della regata. Dalla classifica si può notare la spledida performance del Jones 70 Ichi Ban, che si trova al 5°posto a sole 60 miglia dalla testa della corsa.

Wild Oats XI sembra così proprio sulla rotta giusta per riportare la sua quinta vittoria in tempo reale nella Sydney Hobart. Da bordo il navigatore Ian Burns sentenzia:

la traversata dello stretto non è stata proprio confortevole, con un vento di oltre 40 nodi che ci imponeva sempre la massima prudenza e di tenere la velatura ridotta. In queste condizioni bisogna timonare con precisione in ogni momento,  per evitare di cadere pesantemente dalle creste. Il tempo comunque a fine serata sta migliorando e il vento comincia a calare così come il mare che si va lentamente calmando.

Nei prossimi post vi terremo aggiornati sui risultati della regata.

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