Salona 40, il dodici metri da regata

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Dopo la prova effettuata sul Salona 34, ultimo nato del cantiere Croato, in questo articolo voglio parlare del fratello maggiore, il 40 piedi appunto. Con uno stile sportivo, in linea con l’ultima tendenza di questa classe, ma senza troppo esagerare nelle forzature, questa barca si presenta ben equilibrata e innovativa.

Il progetto porta la firma dello studio sloveno J&J, già noto per aver progettato molte barche del cantiere Del Pardo, tanto è vero che le linee d’acqua sono molto simili a quelle del GS 37 uscito nella metà degli anni novanta.

Lo stesso equilibro di forme lo si può notare nella carena, dove le sezioni arrotondate sostituiscono quelle ad U dell’ultima generazione IMS. La pinna di deriva, con bulbo a basso baricentro dove si concentra il 40 % del peso complessivo della zavorra, consente di avere un notevole momento raddrizzante così da poter utilizzare una superficie velica di otre 100 mq.

Come tutti i Salona, anche il 40 piedi viene costruito con tecniche artigianali ponendo molta cura ai particolari sia per quanto riguarda il confort che le prestazioni a vela. La coperta risulta adatta sia ad un uso crocieristico che ad uno più intenso in regate. Il pozzetto è lungo complessivamente 3, 3 metri, con sedute che sono in grado di ospitare comodamente 3/4 persone su ogni panca. Tutte le manovre sono rinviate in pozzetto, così da facilitare le manovre dell’equipaggio.

La conformazione con poppa aperta e panca asportabile se dà un lato da una maggiore impronta sportiva dall’altro penalizza moltissimo la possibilità di stivaggio del materiale da utilizzare in regata ed anche in crociera.

La barca è disponibile in due versioni tutte con tre cabine, ma con uno o due bagni. Nella realtà la versione con doppio locale toilette risulta di fatto poco azzeccata, in quanto penalizza notevolmente la zona carteggio.  Gli interni sono luminosi e ben areati grazie agli oblò apribili. Gli arredi sono di buona qualità e discrete le rifiniture dei ripostigli.

In acqua la barca si comporta bene con un timone sensibile e molto reattivo alle correzioni di rotta. In virata lo scafo riprende subito velocità grazie a delle ottime doti di accelerazione dovute al piano velico azzeccato. In sintesi direi che questo Salona 40 si pone alla pari rispetto alle rivali del mercato e potrà certamente soddisfare anche il proprietario più esigente che dopo qualche navigazione da diportista si voglia cimentare in qualche regata.

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