Lo United States diventa un albergo galleggiante

di Redazione Commenta

Lo United States, il transatlantico più famoso di tutti i tempi, è stato salvato dalla demolizione per diventare un museo e un albergo galleggiante.

Lo United States, infatti, attraversò l’Atlantico da New York all’Inghilterra in regolare servizio di linea in 3 giorni, 10 ore e 40 minuti, alla velocità media di quasi 36 nodi, vincendo così il Nastro Azzurro nel 1952.

Il transatlantico United States, dopo 15 anni di abbandono nel porto di Filadelfia, torna a far parlare di sé. Infatti, la Norwegian Cruise Line, il cantiere a cui apparteneva, ha deciso di cederlo a prezzo di favore ad un’associazione no profit salvandolo dalla demolizione, la SS United States Conservancy. L’associazione vuole trasforamere la nave in un museo-albergo galleggiante, stessa sorte toccata ad un altro famoso transatlantico, il Queen Mary, che è diventato un hotel ed ora si trova in California.

Lo United States, dalle 53.000 tonnellate di stazza lorda, così, dopo essere caduto per anni nel dimenticatoio, torna a nuova vita, un po’ come la leggenda dell’araba fenice. Il costo dei lavoro necessario per rimettere in piedi questo gioiello del tempo si aggira intorno ai 200 milioni di euro. La cifra non spaventa l’associazione SS United States Conservancy, che ha già iniziato a raccogliere i fondi presso dei ricchi benefattori, nostalgici dell’era dei transatlantici.

Quando la cifra necessaria per effettuare i lavori per il salvataggio e per gli adattamenti verrà raggiunta, porbabilmente la mitica nave dell’era dei transatlantici torverà ospitalità nel porto di New York. Del resto, anche un’altro importante transatlantico è stato salvato recentemente dalla demolizione, stiamo parlando del Queen Elizabeth 2. La nave, infatti, è in attesa di finanziamenti, in questo momento di difficile reperibilità, per diventare un eccezionale hotel a Dubai.

Personalmente, non mi è mai capitato di salire a bordo di una nave, ma l’idea di salvare un “pezzo di storia” per farlo diventare un museo, oltre che un albergo, mi sembra un’idea originale.

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