Velvet 90, tutto fuorché “Underground”

di Redazione Commenta


Velvet Underground era un gruppo rock costituitosi, verso la metà degli anni sessanta, a New York dall’unione di due grandi musicisti Lu Reed e John Cale. Nella sua storia la band si distinse per essere moderna ed innovatrice, proponendo un rock atipico per l’epoca, fondato sul dolci melodie alternate a ritmi forsennati, dove spiccava il timbro vocale del solista Reed.

Allo stesso modo il Velvet 90, prodotto dal Tecnomar di Viareggio, si propone come un mega yacht dal carattere atipico ed innovativo allo stesso tempo. Lo stile e la filosofia progettuale sono derivate del suo predecessore da 83 piedi, ma al contempo i progettisti hanno ricercato nuove forme e migliorato le prestazioni motoristiche e velocistiche dello scafo.

La novità principale è dovuta all’incremento dell’abitabilità interna, mentre dal punto di vista delle prestazioni, la velocità è cresciuta sino a superare i 35 nodi di massima, mentre quella di crociera si attesta sui 26 nodi. Questo risultato sorprendente, per una barca di oltre 27 metri, è stato ottenuto installando due super motori MTU da ben 2033 hp cadauno, supportati da una trasmissione ad asse Arneson Asd 15, che consentono di migliorare la planata e sfruttare a pieno la potenza erogata dal motore, trasferendola quasi completamente alle eliche.

Le linee di carena sono molto accentuate con murate alte verso prua dove il dritto riprende la forma a freccia, sottolineata anche da una banda colorata blu sopra la line di galleggiamento, mentre  verso poppa degradano dolcemente disegnando, in prossimità del pozzetto, una leggera curvatura che integra il terminale della battagliola rigida in acciaio.

La tuga bassa e filante è caratterizzata dalla presenza di un parabrezza scuro che si raccorda armoniosamente con le finestre laterali.   Lo scafo e la sovrastruttura sono realizzare in vetroresina stratificata piena e rifinite da un trattamento di Epoxy Primer, contro i danni derivanti dall’osmosi.

Il pozzetto, completamente aperto, è arredato con un grande prendisole ed un tavolo con quattro poltrone. Per accedere alla spiaggetta si possono utilizzare le due scalinate laterali simmetriche, dotate di illuminazione a led sui gradini, che di notte creano un effetto da “fiaba” integrandosi magnificamente con  quelle subacquee. 

Sotto la tuga trovano posto un grande salone open space, mentre la cabina amatoriale è posta a centro barca sottocoperta, insieme a quelle degli ospiti ed alla zona cucina. Tutti materiali dei rivestimenti e degli arredi sono di qualità eccellente, mentre alcune rifiniture andrebbero riviste soprattutto se rapportate al livello dell’imbarcazione che deve  anche” Sailing on the wild side”.

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