Visori notturni, quando la luna non è una “lampadina”

di Redazione Commenta


La tecnologia dei visori notturni è stata sviluppata sin dallo scoppio della seconda guerra mondiale, per dare ai soldati degli strumenti per poter vedere anche di notte od in assenza totale di luce. Negli anni la tecnologia ha fatto passi da giganti ed oggi si possono  trovare visori per uso civile anche a prezzi relativamente bassi.

Il fatto di possedere un visore notturno e di utilizzarlo a bordo della vostra barca è certamente un vantaggio, visto che quando si naviga di notte diventa problematico, se non impossibile, individuare ostacoli in mare o distinguere la costa e le altre navi che incrociano la vostra rotta. Il visore notturno, a forma di monoculare o binoculare, è uno strumento che consente di amplificare la poca luce esistente nell’oscurità consentendo una visione nitida degli oggetti che inquadriamo.

Il sistema funziona grazie ad un elettrodo di materiale fotosensibile applicato ad una lente che trasforma i fotoni in elettroni,  quali poi vengono amplificati e filtrati da uno schermo al fosforo che genera quella tipica luce di colore verde. Oggi anche i visori per uso civile consentono delle prestazioni ottime grazie al livello di sofisticatezza raggiunto e permettono una visione degli oggetti sino a 500/600 metri.

Chi ha navigato  almeno una volta di notte sa benissimo quanto sia difficile distinguere le navi che ci passano vicine o come sia estremamente rischioso approcciare un atterraggio notturno in una caletta sprovvista di fari di segnalazione. Con questo tipo di visori basterà azionare il sistema per vedere ogni particolare od ostacolo come, barche, boe, catene, pontili ecc. che il nostro GPS non può certo prevedere nelle sue mappe.

Inoltre, se per vostra sfortuna, vi capita di dover recuperare un’ uomo a mare durante la notte con questo tipo di visore sarà certamente più facile individuarlo anche se lo stesso porta una piccola luce sul salvagente.

Sostanzialmente i visori notturni non sono solo dei gadget per appassionati di tecnologia, ma sono degli strumenti di soccorso e prevenzione dei rischi connessi alla navigazione in condizioni critiche e quando non vi sono riferimenti luminosi e di ausilio alla navigazione a terra.

Alcune volte quanto mi è capitato di entrare in un porto che aveva uno dei fanali di via spento, avrei desiderato tanto di poter avere un visore notturno a bordo, così giusto per evitarmi quella mezz’ora d’ansia per la ricerca della giusta entrata sulla diga foranea completamente al buio. Perchè come cantava il mitico Enzo Jannacci “la luna è una lampadina, ma se la luna non c’è ,le stelle sembrano limoni”

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