Zuanelli Z 40, provare per credere la qualità italiana

di Redazione 1

Z 40 2

Il piccolo cantiere Zuanelli situato a Padenghe, sulla riva Bresciana del lago di Garda, da sempre produce scafi di alta qualità e pregio che sono oggetto di culto tra gli appassionati del mondo velico.

Nel gardesano sanno bene cosa significhi costruire barche che possono navigare anche per molte miglia e con venti non proprio da brezza, visto che il vento lacustre, con le sue raffiche di caduta, molto spesso mette a dura prova l’armo delle barche, che solcano le sue gelide acque, soprattutto se non di buona qualità e foggia.

In navigazione lo Z 40 sorprende per la sua facilità di conduzione, date le sue caratteristiche di veliero dal dislocamento medio/pesante, ma dotato di una generosa superficie velica e che ama condizioni di vento sostenuto, tale da non risultare prontissimo nelle le virate quando soffiano deboli brezze.

Alla prova da me effettuata nelle acque antistanti Porto Garibaldi, ho potuto constatare che di bolina si riesce a stringere un angolo di circa 40 gradi, mentre si toccavano i 6,7 nodi con vento apparente di 13/14 nodi, grazie anche alle sue linee d’acqua, con baglio massimo poco oltre il madiere centrale, che favoriscono l’andatura al “vento” .

Anche con onda contraria, dopo aver “lanciato” le quasi 9 tonnellate di barca, si naviga con una progressione uniforme e con un passaggio sull’onda potente e pulito, ben diverso dagli impatti secchi cui ci hanno abituato altre unità di diversa concezione e dal dislocamento più leggero.

Spingendo al massimo la regolazione delle vele, la barca non avverte variazioni anomale o flessioni oltre a quelle che sono il naturale movimento di uno scafo. Logicamente per supportare una grande superficie velica ed il notevole dislocamento, dovuto in gran parte alla pinna di deriva con profilo idrodinamico in piombo, il cantiere ha dotato lo Z 40 di ben sei winches self-tailing, che facilitano le manovre in navigazione.

Nel corso degli anni di produzione sono state installate, su richiesta degli acquirenti, varie motorizzazioni: dal Volvo 60 cv, al Nanni Mercedes 72 cv, allo Yanmar 90 cv.

E’ mia convinzione che in rapporto al dislocamento, il numero di cavalli ideali è quello  del motore tedesco sia per tipologia costruttiva e per modalità d’utilizzo. Inoltre è vivamente consigliato montare un’elica tripala orientabile od abbattibile, che offre una superficie di spinta adeguata, ma una resistenza minima all’avanzamento a vela.

Un elemento caratterizzante dell’estetica della barca ed altrettanto discusso è la linea della tuga che prosegue a congiungere il pozzetto, le cui sedute sono confortevoli e ben studiate. Se dal punto di vista estetico la linea ricorda lo stile un po’ retrò degli anni ottanta, da quello pratico avere a disposizione ben otto osteriggi, oltre i boccaporti, risulta un grande di comodità durante le calde giornate estive.

Gli interni  sono realizzati con rifiniture di pregio e legni di qualità. La separazione dei volumi è lasciata alla scelta dei proprietari che possono intervenire già in fase di studio sulla scelta del Layout.

La qualità del teak utilizzato, con abbondanza di masselli e lavorazioni di pregio, e la tonalità delle cuscinerie, realizzate in tessuti dai chiari, rendono più luminosi gli interni. Lo Z 40 si conferma una barca di qualità per veri intenditori  che amano scafi che si mantengono nel tempo, anche a livello di ottime quotazioni dell’usato.

Commenti (1)

  1. Bella barca mi piace molto, e ben descritta. 🙂

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