Baltic 78 Antonia, la figlia dell’Imperatore dei “Mari”

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Molti colleghi blogger ed altrettanti blasonati giornalisti di riviste patinate scrivendo di barche tendono spesso a limitarsi a descriverne le caratteristiche peculiari senza capirne il vero spirito o la filosofia costruttiva che stanno alla base di un progetto.

La mia fortuna, oltre a quella di poter navigare spesso e con diverse imbarcazioni, è certamente quella di avere possibilità di salire a bordo di alcune vere imperatrici dei “Mari”.

Di recente sono stato ospite dei cantieri Vismara di Viareggio ed ho potuto apprezzare il loro lavoro e la capacità unica di creare imbarcazioni “diverse”. Si perché da quelle parti la normalità non ha senso, ed  un uno scafo lì, nasce solo per poter entrare nella storia della nautica da diporto.

Salendo a bordo di Antonia, un superbo Baltic 78, si può apprendere appieno la capacità innovativa del cantiere viareggino. Lo scafo di Antonia deriva da un progetto disegnato da Vrolijk per un’ altro Baltic 78: il Lady G.

Al progetto iniziale lo studio Vismara ha apportato delle modifiche uniche che la rendono quasi totalmente customizzata. In particolare sono state realizzate numerose cabine, sia per gli ospiti che per l’equipaggio, al fine di soddisfare l’esigenze dell’armatore desideroso di portare con sé la numerosa famiglia e gli amici. La filosofia di fondo era quella di realizzare uno scafo veloce, ma allo stesso tempo dotato di ogni confort per poter godersi delle lunghe crociere.

La costruzione è interamente in composito pre preg, con coperta in sandwich e pelli in fibra di carbonio. Le scelte progettuali di  Vismara e di Baltic hanno risolto la maggior parte dei problemi comuni che attanagliano il velista in crociera. Ecco quindi che a poppa è stato ricavato un grande vano tender ove è possibile stivare un gommone da 3,50 m con motore entrobordo, mentre un grande spazio prendisole in coperta accoglie comodamente i crocieristi amanti della tintarella.

Il pozzetto di poppa, per timoniere ed equipaggio, si cateterizza per avere  tutte le manovre rinviate sottocoperta, così come il grande pozzetto ospiti è completamente libero ed unito al pozzetto di poppa tramite un passaggio a corridoio sotto un inedito “roll bar” che tiene la scotta della randa per evitare pericoli ed intralci, caratteristica questa molto comoda anche se non completamente apprezzata dai puristi delle regate.

La tuga è bellissima, filante e sportiva ma allo stesso tempo dotata di ampissime metrature per vedere fuori e di una grande capote interamente a scomparsa.

Come tutta la barca, anche il sistema velico è di ultima generazione “easy sailing”, ovvero facilità di manovra e navigazione anche con equipaggio ridotto. L’ albero “king” in carbonio monta un boma della Matrix, che raccoglie la randa avvolgibile, servito da un captive winch che consente di issare ed ammainare la randa al solo tocco di un pulsante.

Gli interni sono stati pensati e disegnati per ospitare un grande numero di presone, ma senza dimenticarsi del comfort. Lo stile degli interni  è moderno ma senza discostarsi troppo dal classico. Gli inserti in legno abbondano dando un senso di accoglienza e relax. In totale le cabine sono cinque di cui quella armatoriale con due letti king size e bagno con doccia separata. Le altre cabine sono doppie ma quelle degli ospiti possono accogliere sino a tre persone ciascuna, avendo due letti a ribalta.

Su tutta la barca è installato un modernissimo sistema di elettronica con controlli domotici, mentre la motorizzazione è affidata ad un potente motore entrobordo da 260 hp, che consente allo scafo di raggiungere la velocità di punta di 11 nodi, mentre quella di crociera si attesta sui 9 nodi.  Prestazioni di tutto riguardo che possono essere paragonate a quelle di una navetta dislocante. Certamente una barca unica e affascinante sulla quale  ogni skipper vorrebbe navigare, almeno una volta nella vita.

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