Barche Usate, il mercato riparte i prezzi no!

di Redazione Commenta

Dopo alcuni anni in cui il mercato della nautica da diporto si era praticamente fermato, nell’ultimo trimestre le transazioni commerciali stanno incominciando a ripartire. Una regola fondamentale per i broker è quella che: se si vende il nuovo allora anche le barche usate troveranno, prima o poi, degli acquirenti.

In effetti la ricerca di una barca usata comporta sempre una maggiore ponderazione, rispetto a quella nuova, dato che si è esposti ad un numero elevato di problemi ed incognite riguardanti soprattutto il buono stato di conservazione dell’imbarcazione. Se poi la nostra scelta ricade necessariamente su un modello con oltre venti anni di vita, allora le  precauzioni da prendere sono parecchie.

Per prima cosa si deve pensare che una barca con più di quattro lustri di navigazione è soggetta ad un deperimento naturale della vetroresina, il quale, anche se non comporta  problemi connessi alla formazione dell’osmosi, può sempre generare una serie di inconvenienti molto fastidiosi sia dal punto di vista operativo che da quello puramente estetico.

Normalmente sulle barche più datate iniziano a manifestarsi fenomeni dovuti al cosiddetto “stress crazing” che comporta delle ruttore superficiali del gel coat soprattutto in quelle zone dove le forze di trazione e compressione normalmente agiscono. Pulpito, scassa dell’albero, lande, bitte e candelieri sono aree dove le forze incidono sulla conservazione dello stratificato e della vetroresina.

Inoltre tutti gli impianti di bordo devo essere attentamente controllati dato che difficilmente potranno garantire una corretta efficienza di funzionamento se le componenti principali non sono mai state sostituite. Lo stesso discorso vale per  l’apparato di propulsione che dopo dieci anni di normale funzionamento andrebbe sbancato e ricondizionato, con la sostituzione delle guarnizioni, fasce, alberi e rettifica dell’alesaggio delle valvole.      

Il vantaggio di comprare una barca usata è sicuramente il prezzo che alle volte può essere anche molto conveniente. Generalmente uno scafo in buone condizioni di manutenzione ed uso, dopo dieci anni ha perso circa il 50 % del valore d’acquisto, mente dopo 20 anni la perdita si attesta sul 35/40%, per poi restare praticamente costante per il resto della vita utile.

Paradossalmente sino al 2008 le barche con oltre 20 anni venivano vendute ad un prezzo maggiore di quello d’acquisto, grazie alla rivalutazione monetaria operata dall’introduzione dell’euro. L’esempio classico era il Comet 910, che nel 1980 costava circa 40 milioni di vecchie lire, mentre due anni fa veniva ancora messo in vendita per 30/32 mila euro. Un prezzo di mercato incredibilmente  alto anche se rapportato al potere d’acquisto della lire negli anni ottanta.

Fortunatamente oggi i prezzi di vendita della barche usate hanno raggiunto un livello umano ed in linea con gli altri mercati europei, anche se il nostro consiglio è sempre quello di far periziare la barca prima di acquistarla, perché, come dice il nostro motto alla LMF SAILING SERVICE, “la barca dei tuoi sogni non diventi il tuo peggiore incubo”

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