Bon Ton, il galateo marinaresco da non dimenticare mai

di Redazione Commenta


Essere comandante di barca non significa solo essere bravi marinai capaci di condurre tecnicamente le proprie imbarcazioni, ma anche mettere in pratica consuetudini, spirito marinaresco ed una certa dose di educazione e bon ton.

Le regole sono poche, ma devono essere rispettate soprattutto quando si sosta in una rada o in spazi affollati come quelli di un porto. La prima accortezza è quella di rispettare la vecchia regola che riguarda l’ormeggio e che così recita: “ormeggio silenzioso, ormeggio sicuro”.

Infatti è molto importante che lo skipper e tutti i membri dell’equipaggio tengano la voce moderatamente contenuta così che gli ordini impartiti e ricevuti siano chiari ed inequivocabili e non possano arrecare disturbo agli altri ospiti già ormeggiati.

Le urla e le parolacce sono assolutamente da evitare, almeno che non vogliate confondervi come dei portuali Turchi o Macedoni. Se invece sieta già in banchina sarebbe molto carino ed utile offrirsi di prendere le cime degli altri per dare volta seguendo le indicazioni dello skipper. In questo modo si evitano problemi di accosta alle vostre mura ed imbarazzanti manovre con rischio di possibili collisioni.

Ogni posto in banchina ha degli anelli o bitte dove dare volta alle cime, ma se vi capita di condividere la stessa bitta è corretto incappellare la propria sotto quella già fissata così da evitare di schiacciare quelle del vicino.

Una delle operazioni più fastidiose quando si è all’ormeggio in andana è passare sulle altre barche ormeggiate. Generalmente è sempre bene scendere a terra passando sulla parte prodiera così per non invadere la privacy degli altri.

Se vi capita di scendere passando sulla barca di altri armatori è obbligatorio chiedere il permesso e camminare piano e scalzi, soprattutto senza saltare o correre. Assolutamente vietato toccare gli ormeggi, le cime o qualsiasi cosa che non vi appartiene. Se volete cucinare all’aperto abbiate l’accortezza di mettervi sottovento così da non infastidire con  fumi ed odori i pozzetti altrui.

Durante la notte è molto piacevole parlare e scambiare quattro parole con i vicini sotto le stelle. In questo caso è sempre bene moderare la voce e tenere la radio molto bassa. Oltre la mezzanotte è d’obbligo spegnere ogni apparecchio che possa provocare rumore come lavastoviglie, lavatrice ecc.

Una cosa che qualifica il buon marinaio da quello scarso è il posizionamento delle drizze e delle cime degli ormeggi. Per le prime è bene assicurarsi che non sbattano quando si alza il vento, mentre le seconde è sufficiente predisporre molle o ammortizzatori che sfrenino il tiro della barca.

Purtroppo negli ultimi anni si sono avvicinati alla nautica persone che anche nella vita comune non sanno comportarsi, figuratevi in barca dove sembra che tutto sia concesso e possibile quasi in una sorta di “porto franco” della mala educazione. Per questo motivo preferisco scegliere, in estate, rade isolate e poco battute, perche è sempre meglio soli che male accompagnati.

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