Come acquistare una barca usata, senza restare a “terra”

di Redazione 2

Nel mondo si sa ci sono persone oneste, persone disoneste e gli ignavi. Nel mondo della nautica da diporto, invece, le “razze” e le specie si moltiplicano in varie forme che molto spesso diventa difficile anche catalogare. Molti operatori del diporto, sono certamente persone onestissime e scrupolose che cercano di ottenere il meglio per i propri clienti. Ciò detto, scendendo dai ranghi, si possono trovare miriadi di altre sottospecie che man mano che ci si abbassa arrivano ad essere veri e propri “pirati”.

Nella mia lunga esperienza in questo campo ho visto quasi tutte le tipologie di trattative di compravendita, ma molto spesso rimango esterrefatto perché assisto a delle situazioni che, anche volendo, non posso immaginare.

Molti miei clienti mi chiedono consigli su come evitare una fregatura, ma nonostante io possa prevedere tutte le cautele del caso quando si ha a che fare con persone disoneste il rischio è sempre latente. I broker o gli intermediari della vendita dovrebbero garantire sia il venditore che l’acquirente, ma il più delle volte si limitano a fare i passacarte senza neanche valutare commercialmente la barca usata.

Una volta, ad esempio, un broker di fronte alla mia contestazione sul fatto che il timone della barca, oggetto della mia perizia, fosse palesemente storto, mi rispose candidamente: “ma tutti i timoni delle barche usate sono storti”!!?? Ovviamente il mio cliente desistette dall’acquisto, per poi optare per una barca simile ad un prezzo inferiore e con il timone in assetto.

Il mio primo consiglio, quando si compra una barca usata è quello di non considerarsi degli esperti ed affidarsi comunque ad un valido perito. Molti marinai ed armatori, infatti, pensano di essere in grado da soli di poter valutare una barca usata dato che magari sono anni che navigano e conoscono molte barche sia per esperienza personale che per nozioni acquisite.

Questo errore è, alle volte, fatale dato che solo chi professionalmente è preparato e dotato degli strumenti analitici idonei, può garantire una valutazione commerciale corretta.

Se il fatto di non interpellare un perito, vi fa risparmiare qualche centinaio di euro, il rischio di spendere dieci volte tanto è molto probabile dato che nessuno può svolgere un lavoro altamente professionale se non è lui stesso un professionista. Per non rimanere a “terra” quando si compra una barca usata, è certamente necessario valutare tutti gli aspetti pratici che possono essere riassunti in questo semplice schema:

  1. scegliere sempre un perito od un professionista che vi consigli;
  2. anche se sono anni che andate in barca diffidate del vostro istinto;
  3. pretendente sempre di sottoscrivere un contratto redatto secondo le norme vigenti e che preveda la clausola risolutiva dell’esito favorevole della perizia;
  4. non versare mai più del 10% di caparra;
  5. scegliere un perito serio e referenziato;
  6. valutare sempre ciò che vi propone il broker od il venditore privato;
  7. pretendere sempre tutta la documentazione a corredo delle barca ( licenza, scheda tecnica, certificato di conformità ecc.
  8. ponderare sempre il rapporto qualità/prezzo;
  9. mai dare nulla per scontato e pretendere che ogni cosa venga scritta e controfirmata dalle parti.

Dopo aver esperito tutto ciò i rischi saranno certamente ridotti al minimo, ma, ahimé, per l’imponderabile non c’è mai prevenzione. Buon vento.

 

Commenti (2)

  1. grazie x consiglio sai darmi un un indirizzo al nord e costo circa di una perizia grazie

  2. Buon giorno
    Sto’ acquistando un usato in Croazia ex charter e vorrei fare una perizia prima.
    A chi mi posso affidare con un prezzo onesto ??
    Attendo grazie

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