Come vestirsi su una deriva: il minimo indispensabile – parte 2

di Redazione Commenta

deriva-abbigliamentoProseguiamo con questa piccola rassegna sul vestiario che è sempre meglio adottare quando si va su una deriva, e in generale quando si fa vela, sia per imparare che per passione o per sport. Le parti più esposte, abbiamo detto, sono le mani, i piedi e la testa. Vediamo come proteggerli.

Le mani vanno protette dai guanti, ovvio. Per diversi motivi, già meno ovvio. Se il cordame è di piccolo diametro – specialmente coi materiali sintetici – avere mani scivolose vuol dire perdersi le cime, ma anche trovarsi con i palmi delle mani ustionati nel peggiore dei casi. Tutte le manovre sono eseguite con le mani, per cui il grip deve essere sempre al massimo, specialmente in caso id vento forte, dove le tensioni aumentano e, se ci pensate bene, tutta la forza della natura è in sottile equilibrio con la vostra tramite i punti di contatto che sono proprio le mani.

I modelli di guanti più diffusi hanno le dita mozzate, per facilitare le operazioni che si eseguono con quelle, come annodare una cima o scioglierla; il rivestimento è molto robusto in corrispondenza dei palmi, mentre solitamente il dorso – la parte che non è a contatto durante le manovre – è elasticizzato, per consentire comunque una buona agilità. Gli interni possono essere in pile, per i climi freddi, mentre i polsini presentano una chiusura in velcro per facilitare le operazioni di indossaggio.

Le scarpe sono ugualmente importanti, poiché assicurano la stabilità della persona in coperta. Stivali in gomma, come abbiamo detto, per le condizioni più avverse, anche se la gomma di per sè non è traspirante, quindi un pò scomoda per l’utilizzo prolungato – la condensa che si forma all’interno dà una costante sensazione di umidità – mentre il cuoio permette la traspirazione. La tomaia in gomma è necessaria invece in ogni caso, poiché assicura una buona aderenza, la flessibilità è un altro aspetto da non sottovalutare: più sono flessibili, meno sforzo compie il piede a muoversi al loro interno.

La testa, infine, va protetta col cappello. Ovvio anche questo. La perdita di calore attraverso di essa è meno ovvia, e questo è un altro motivo per usarne uno. Alcune situazioni di insolazione, inoltre, possono manifestarsi in persone affette da calvizie più o meno pronunciata, e quindi eccone un terzo per evitarle. Ultima raccomandazione: lenti agli occhi, meglio se polarizzate antiriflesso, in modo da riflettere i raggi UV che, ricordiamocelo, avviene anche a cielo coperto.

Adesso sì che siete pronti per partire… ops, navigare. 🙂

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