Coperta della Barca, oggetto di design e studio

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Coperta della Barca

Tanti anni fa quando le barche venivano costruite interamente a mano e senza l’ausilio di sofisticati software di progettazione tridimensionali, era assolutamente impensabile parlare di estetica della tuga, del pozzetto o dei passavanti.

Tutto veniva concepito in base al disegno dello scafo e degli ambienti interni e la coperta era solo il terminale di uno spazio che doveva rispondere  ad esigenze specifiche che vedevano, come primo obbiettivo,  l’ospitalità dell’equipaggio durante le manovre.

Oggi, oltre alla primaria funzione riferita alle manovre, se ne aggiungono altre sia di carattere funzionale che estetico, che hanno cambiato il modo di progettare e l’oggetto stesso della barca. Termini come funzionalità, gusto estetico, design ed easy sailing, trovano la giusta collocazione nei disegni dei piani dei moderni scafi. Si parte dalla forma, per poi unire funzionalità design e gusto.

Grazie ai computer si possono simulare varie soluzioni e creare e ricreare spazi interni od ambienti esterni, il tutto senza mai variare i parametri ed i piani del disegno originale dai cui si prende spunto per realizzare un nuovo progetto. Alcuni progettisti lavorando sulle forme, sui colori e sulle superfici non conferiscono solo funzionalità d’uso, ma creano delle vere e proprie connotazioni simboliche nelle quali il segno diventa “senso”.

Mediante l’uso dei materiali compositi, i cui stampi possono essere disegnati e realizzati da macchine a controllo numerico, la coperta diventa sempre più un simbolo per distinguere la propria barca dalle altre

Le forme della poppa sono ormai sempre più larghe e completamente aperte a livello del mare, il pozzetto ha quasi le dimensioni di una piazza d’armi, mentre la tuga è sempre più affusolata ed armoniosa, con finestre o punti luce che nulla hanno a che vedere con i “vecchi”  oblò rotondi, utilizzati sino a qualche decennio fa.

Le barche a vela del terzo millennio si presenteranno con delle connotazioni sempre più contrastanti dove estetica e confort si mescolano senza che l’una posso sovrastare l’altro, tendendo a quel  compromesso di forme che diventerà sempre più omologante.

Gli scafi da regata o i fast cruiser tenderanno a celare le manovre correnti e le attrezzature, al fine di ottenere linee pulite quasi pure ed ampi spazi liberi, mentre barche di stampo crocieristico, avranno dog house, deck saloon o deck house, sempre più grandi e dato che non si possono nascondere dovranno necessariamente essere “vestite” ed abbellite nelle forme e nei componenti.

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