Cyclades 43, il “minimalismo” imperfetto

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Ciclades 43

La “battaglia” dei prezzi tra i cantieri nautici negli anni ha registrato sicuramente un contenimento e razionalizzazione dei costi, quasi le barche venissero prodotte in catena di montaggio. L’applicazione su larga scala di metodologie altamente automatizzate e l’impiego di rifiniture standard ha portato alla nascita di modelli “base” dei cantieri che sono stati proposti al pubblico con prezzi molto bassi.

In molti casi queste tipologie di barche vengono destinate dai compratori al segmento del charter o noleggio, dove la cosa più importante è dare una barca con tante cabine così che il costo del noleggio possa essere ammortizzato su più soggetti, partecipanti alla crociera.

Molto spesso questa scelta ha fatto scadere il prodotto anche a discapito della fama che i cantieri avevano acquisito negli anni e con modelli di tutto rispetto. E’ il caso del cantiere francese Beneteau che con l’introduzione in catalogo della linea dei Cyclades ha cercato di contrastare lo strapotere di Bavaria nel settore delle barche per Charter.

Il Cyclades 43 è stato proprio concepito per questo tipo di uso o per un cliente alle prime armi che desidera una barca semplice da usare e non troppo costosa. Una barca realizzata in sandwich di vetroresina e balsa, con particolari minimalisti e non certamente funzionali. La falchetta in alluminio,ad esempio, non ha fori per il drenaggio dell’acqua che ristagna in coperta ed è causa della formazione di muffe, quando la barca resta ferma in banchina. L’attrezzatura di coperta è molto semplice con soli 4 winch, così come le manovre che sono limitate all’essenziale. Le linee sono poco filanti, mentre il baglio massimo centrale si protrae sino a poppa, disegnando uno scafo piuttosto tozzo e decisamente poco performante.  Molto limitato il piano velico con una randa di soli 44 mq ed un genoa di 37 mq, con poca sovrapposizione.

Il confort interno è discreto grazie anche agli ampi volumi che possono essere sfruttati per posizionare 3 o 4 cabine doppie. La qualità degli arredi è standardizzata al massimo e le dotazioni di bordo sono volutamente limitate a quelle previste in catalogo

Nessun risparmio invece è stato dedicato al fattore sicurezza, così che il Cyclades risulta essere sempre una barca complessivamente robusta ed atta ad affrontare condizioni di mare anche impegnative. Anche se nel complesso questa imbarcazione assomiglia di più ad un “camper”, tuttavia può essere una discreta alternativa a certi usati in pessime condizioni, che vengono spacciati per nuovi. Certamente chi la compra dovrà sapere che poi sarà molto difficile rivenderla, senza perdere troppo in termini di svalutazione, dato che il mercato del settore del charter riverserà nell’usato tutti i modelli ormai sfruttati ed obsoleti per l’attività di noleggio.

In tutta sincerità devo dire che questo “minimalismo” nel settore nautico mi lascia sempre con molti dubbi e poche certezze, visto che la qualità paga sempre, mentre la mediocrità non soddisfa mai nessuno, nemmeno il neofita della vela che vuole noleggiare una barca.

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